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sabato 14 dicembre 2013

BAT : NATALE AMARO E SENZA PANETTONE PER MOLTI MICRO E PICCOLI IMPRENDITORI

Molti comuni italiani stanno per chiudere le ragionerie già dai primi giorni di dicembre “diventando le anti-camere dell’inferno”
   
Mentre negli uffici e negli ambienti istituzionali in pura serenità, si continuano a fare i break, si consumano cappuccini e cornetti  prefesteggiando il Natale già con taglio e consumo di  panettoni, magari chiacchierando su come e dove passare la settimana bianca, la stragrande maggioranza dei micro-piccoli imprenditori passeranno uno dei più tristi natali che possono ricordare a memoria d’uomo. Sono inermi di fronte ai rifiuti e ai rigetti degli addetti alle ragionerie pubbliche, comunali, provinciali, regionali e statali, per i crediti maturati vantati nei confronti dalle pubbliche amministrazioni, questo mancato flusso di liquidità  dovuta, andrà a ripercuotersi sulle filiere di servizi e produzioni collegate, sulla miriade di micro attività artigiane, pertanto la stagnazione della liquidità causata dalla insensibilità del servilismo dei partitici, si tramuta in una vera e propria disperazione sociale.
I suicidi quotidiani confermano un dato di abbandono da parte della cosiddetta società civile, gli istituti di statistiche, le varie organizzazioni di categoria, riscontrano percentuali agghiaccianti inerenti le chiusure delle aziende e i licenziamenti dei propri dipendenti, a noi, unico movimento di solidarietà e tutela dei micro e piccoli imprenditori e propri dipendenti ci tocca fare la conta delle morti trasparenti, dei suicidi, le morti che nessuno vede o che forse, a molti, fa comodo non vedere.  L’educazione dovrebbe essere la base di uno stato civile; una volta tanti secoli fa il nostro territorio era il fulcro della civiltà del mondo che si conosceva e i barbari erano tenuti fuori dai confini in prevalenza al nord Europa, oggi abbiamo una situazione paradossale capovolta, dai governi del nord Europa cogliamo esempi di democrazie lodevoli, mentre i nostri governanti continuano ad agire in modo ostinato e contrario al bene comune.
I micro imprenditori con l’operosità e l’impegno nel lavoro sono missionari di educazione nel fare impresa, nel produrre lavoro, lo Stato sia educato verso gli imprenditori, per colpa di pochi, una categoria vessata disconosciuta e abbandonata, il disastro sociale non lo causano i lavoratori e i creatori di lavoro ma le inoculatezze delle dannose e complicate miriadi di leggi, leggine che certo hanno reso complicata la vita di chi  vuol solo produrre lavoro, equivalente di pace e libertà
Ai creativi e creatori di lavoro, ai coraggiosi, agli umili, ai nuovi martiri del XXI secolo; coraggio amici il Papa ci indica la strada giusta per salvare il più possibile uomini flagellati dal relativismo diffuso che uccide, tocca a noi, forti e coraggiosi, osare l'impossibile per aiutare e aiutarci a sopravvivere alle nefandezze dell’indifferenza e  del male, sono da circa 40 anni, dal primo decennio antecedente tangentopoli, che si alternano governi monchi, farciti di professori sapientoni con la totale assenza di persone correlate al lavoro, alla fatica e alla sofferenza e chi non ha mai lavorato, mai sofferto, non crederà in pieno e in toto e non potrà mai trovare soluzioni popolari, produrrà solo demagogie e ipocrisie.
I “CREATIVI E CREATORI DI LAVORO MICRO PICCOLI IMPRENDITORI” LANCIANO UN GRIDO DISPERATO D’AIUTO;

AIUTO! CHI PUÒ AIUTARCI? SIGNORE DA CHI ANDREMO?
CHE FINE CI STANNO FACENDO FARE!...

Questo intervento stampa è stato pensato e scritto lo scorso anno ma mai inviato per la pubblicazione. Oggi torna più che allora di strettissima attualità ed ecco che ritengo giusto e doveroso inviarlo in un contesto per molti versi differente da quello di allora e in una condizione di sana e democratica ribellione collettiva contro le caste e la burocrazia che continua a mietere vittime, da un lato, ma anche arricchimenti illeciti e infiniti, dall’altro.

    BUON NATALE SULLE STRADE A TUTTI
   Giovanni Di Ruvo (Presidente, Segretario Generale SCIMPID)

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