I SEGNI
EVIDENTI SONO ANCORA PRESENTI SULL’ASFALTO A DISTANZA DI TRE GIORNI DALLA FESTA
DEI BATTAIUOLI.
L’ORDINANZA
SINDACALE? ALTRA CARTA GETTATA VIA INUTILMENTE, COME TANTE ALTRE DISATTESE.
Ad Andria anche
l’ultimo dell’anno si è sparato, eccome si è sparato. I segni evidenti dei
residui sono ancora lì, sull’asfalto, a distanza di tre giorni dalla festa e
pare che i bombaroli non abbiano letto o voluto leggere la notizia circolata
sugli organi di informazione, soprattutto quelli on-line che quei bombaroli
locali abitualmente non seguono, dell’emanazione di un’ennesima ordinanza che
si andava ad aggregare a tante altre che vietano sempre qualcosa ma non impediscono
che ciò che non deve accadere poi non accada veramente. Tornando al capodanno
ormai alle nostre spalle, l’ordinanza sindacale con la quale si sarebbe voluto
vietare l’utilizzo dei botti di capodanno alcuni effetti li ha avuti. Ad
esempio ha fatto sì che molti botti, specialmente quelli forti, fortissimi,
fossero accesi e fatti tuonare in anticipo rispetto all’orario di inizio del
divieto e sarebbe bastato farsi un giretto nel nostro moderno quartiere Europa per
vederne e subirne gli effetti, come li hanno ben subiti quegli animali che
tutti avremmo voluto seriamente e veramente tutelare.
Un risultato tra
l’altro atteso visto che le quantità industriali di botti acquistati dagli
utilizzatori ad ogni angolo di strada da venditori più o meno improvvisati, da
qualche parte bisognava pur farli brillare e poiché nessuna area è mai stata
appositamente allestita in città, o si andava nella vicina Barletta o non è
rimasta che la strada, i marciapiedi e ogni luogo dove ci fosse un minimo di
spazio utilizzabile e poco importa se nelle immediate vicinanze ci fossero
bambini, anziani, malati, animali o semplici cittadini indisposti ad essere “bombardati”.
Noi contro i
luminosi fuochi d’artificio che vediamo in tv illuminare le piazze di tutto il
mondo la notte di capodanno? Ma quando mai, saremmo degli stolti. Quello che
invece non ci piace è il modo con cui si trasgredisce cioè quella volontà
premeditata di farsi sentire il più possibile e di farlo al di fuori di
qualsiasi minima regola di civile convivenza.
L’ordinanza
quindi non è servita e se per caso qualcuno ha sentito esplodere meno botti
rispetto agli scorsi anni è forse vero ma per altre, note, ragioni e non certo
per il rispetto di un provvedimento del quale la maggior parte dei cittadini,
tra l’altro, non ne era neppure a conoscenza.
Questa non è l’ennesima
sterile polemica come se ne sono lette in questi giorni passati ed in quelli
precedenti “la nottata” quindi lungi da noi il desiderio di tornare su un
argomento che non merita ulteriori attenzioni così come non discutiamo della
leggera ma significativa differenza tra vietare la vendita, vietarne l’utilizzo
e far rispettare le regole e farle rispettare in tutti i sensi e non solo
quando la miccia è già accesa così come non stiamo qui a chiederci quante multe
siano state elevate, chi e come avrebbe dovuto elevarle. No, anche tutto questo
non ce lo chiederemo, ora. Consentiteci però una semplice e ingenua richiesta:
ma tutte quelle cartacce, quei cartoni, quegli involucri di botti natalizi
esplosi e tutti i residui delle beach batteries lasciati ancora per terra ad
insozzare le strade adiacenti il nostro quartiere, a distanza di oltre tre
giorni dal grande scoppio, qualcuno vuole venire a portarsele via? Grazie.
Andria, 3
gennaio 2014
Comitato
Quartiere Europa Andria
Componente
4^ Consulta Ambientale della città di Andria
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