Dopo circa un anno e mezzo dal sequestro d’urgenza eseguito nei confronti del pluripregiudicato Sgaramella Riccardo, detto “Salotto”, 58enne di Andria ritenuto contiguo al clan “ex Pastore”, i Carabinieri della locale Compagnia hanno eseguito un provvedimento di confisca beni, riconducibili all’uomo o intestati a “prestanome”.
Gli accertamenti patrimoniali, eseguiti dai militari e coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani utilizzando la norma introdotta dal codice antimafia e dalle misure di prevenzione che consente di “aggredire” i patrimoni di tutti i soggetti che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose, hanno evidenziato come lo Sgaramella ed il proprio nucleo familiare abbiano nel tempo mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alle proprie reali possibilità economico-finanziarie e capacità reddituali.
Lo stesso, coinvolto nel procedimento legato al traffico di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione “Castel del Monte”, ha intestato, nel corso degli anni, ad un prestanome le proprietà acquistate con i proventi di attività delittuose. Le indagini hanno inoltre evidenziato che lo Sgaramella ha sempre dichiarato redditi imponibili assolutamente al di sotto delle proprie reali possibilità, a conferma della palese sproporzione tra quanto dichiarato rispetto al valore economico dei beni sottoposti a confisca.
I provvedimenti eseguiti nella giornata di oggi sono stai emessi uno dal Presidente della 4ª Sezione Penale della Corte d’Appello del Tribunale di Bari ed un altro dal Presidente dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trani e riguardano beni per un valore stimato di circa 4.000.000 di euro. In particolare si tratta di:
- 2 società di gestione di stazioni di servizio per la distribuzione di carburante “Erg”, di cui una fornita di attività di bar – tabaccheria – gelateria; con sedi sociali in Andria e Foggia;
- 1 ristorante-pizzeria, una sala giochi, una autorimessa, 3 appartamenti, siti in Foggia;
- 3 immobili, di cui uno in Margherita di Savoia (BT) e due in Andria;
- 3 imprese individuali, 1 portafoglio commerciale, 3 quote societarie, 1 società – s.r.l., 6 polizze assicurative, 26 conti correnti/dossier titoli bancari; 4 auto/moto veicoli, 2 posti auto, 4 terreni di cui uno con una casa rurale ed un altro con fabbricato destinato all’attività agro-turistica con servizio di ristorazione con maneggio annesso e 30 cavalli tra gli altri animali presenti.
L’odierna indagine patrimoniale si inquadra in una ampia attività di contrasto alla locale criminalità organizzata che, nel solco degli indirizzi che provengono in tal senso dalla DDA barese è rivolta soprattutto ad aggredire i patrimoni illecitamente acquisiti. Il contrasto ai patrimoni illeciti diventa così non solo uno dei mezzi, forse il più importante, per un serio contrasto all’attività delinquenziale.
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