Il fenomeno
della corruzione rappresenta
ormai una pericolosa e concreta minaccia per il nostro
Paese. Colpisce a tutti i livelli
ed in molteplici settori della Pubblica
Amministrazione.
In Italia, il
settore più colpito sembra essere
quello delle gare d’appalto truccate o più precisamente
“confezionate su misura”. Questo “sistema malato”, oltre a
produrre ingenti danni economici per
la collettività, compromette
il corretto funzionamento dei
servizi erogati ai cittadini.
La corruzione porta danni
alla credibilità, vengono disincentivati
gli investimenti anche stranieri
frenando, di conseguenza, lo sviluppo economico. La lotta
ad ogni
forma di corruzione diventa allora
prioritaria ed urgente. Per dirla con
le parole di don
Ciotti : «la lotta
alla corruzione è una priorità non
solo etica ma economica: non meno
della mafia, la corruzione è
furto di bene comune, furto di
diritti e di
speranze, di opportunità e di lavoro. Ed è soprattutto
un impegno che
deve coinvolgere tutti , toccare
le coscienze laiche e religiose, stimolare una comune
ricerca di giustizia e di
verità».
In questa
direzione sembra andare la
cosiddetta legge anticorruzione, legge
del 6
novembre 2012 n° 194 recante “disposizione per
la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica
Amministrazione”, pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale n°2654 del
13/11/2012 ed entrata
in vigore il 28/11/2012.
Questa riforma è nata
dall’esigenza di innovare un sistema normativo da tempo ormai
inadeguato a contrastare fenomeni,
sempre più diffusi e insidiosi, ed è volta
a ridurre “la forbice” che si
produce tra realtà effettiva e
quella che emerge dall’esperienza giudiziaria.
I fenomeni di corruzioni sono di
gran lunga più numerosi di quelli normalmente denunciati. Dal raffronto tra
i dati giudiziari e
quelli relativi alla percezione del fenomeno, forniti da Trasparensy International e dalla Banca Mondiale, si evince che sussiste un
rapporto inversamente proporzionale tra corruzione “praticata” e corruzione
“denunciata e sanzionata”, con la
crescita esponenziale della prima e la forte riduzione
della seconda. Questa riforma, infine, indica gli obblighi
delle Amministrazioni: “Individuazione del
responsabile della prevenzione e della
corruzione e Adozione del Piano
triennale di prevenzione
e corruzione”.
Ci chiediamo: quante delle nostre
Pubbliche Amministrazioni hanno
adottato tali obblighi? Anche di
questo si parlerà nell’incontro in programma lunedì 3 febbraio, alle ore 18.00 presso l’Associazione Costruiamo il
Futuro – Via Attimonelli 19.
“CORRUZIONE ED ILLEGALITA’
NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE” (Legge
190 del 06/11/12)
Saluti:
Maria Carbone (Segretaria PD Andria)
Intervengono:
On. Emanuele Fiano (Commissione Affari Costituzionali)
Prof. Giuseppe Losappio (Professore associato di Diritto Penale – Dip.
Giurisprudenza Università Bari)
Dott. Ernesto La Salvia ( Sindaco Canosa di Puglia)
Modera:
Dott. Alessandro Lorizzo (Giornalista)
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