Abbiamo appreso dalle ultime notizie di stampa,relative
al bilancio S.T.P., che emergono risultati positivi con 360 mila euro di utili risultanti dal bilancio
del 2013. Ma se i risultati in termini amministrativi sono positivi, quelli in
termini di qualità del servizio non lo sono altrettanto. Nelle piccole realtà
come Minervino registriamo da molti anni giusti malumori tra i pendolari. Basta
provare a prendere la corsa mattutina delle 7:10
che ha come prima destinazione Andria e come ultima Bari,per rendersi conto che
la situazione non è delle migliori. Infatti fare l’intero viaggio in piedi è
abbastanza probabile. Non solo. L'S.t.p. dovrebbe, tra le altre cose, garantire
collegamenti rapidi con il capoluogo. Invece esistono solo 2 corse dirette, alle
6:20 e alle 7:30. La corsa delle 7:30 rischiava di essere soppressa,ma poi è
stata riciclata nella calza della befana e ripristinata dopo le festività
natalizie con annesse pretese di meriti da parte dei potenti locali. Per coloro
che vogliono andare a Bari e non possono prendere le corse dirette,ci sono le
corse che arrivano a Bari dopo un'interminabile giro di due ore e mezza tra
Andria,Trani,Bisceglie,Molfetta,Giovinazzo e finalmente la meta sperata: Bari
appunto. Ma ,se questi sono molto brevemente i problemi per raggiungere
località come Bari e Andria,difficoltà notevoli le incontrano coloro che
vogliono raggiungere Minervino proprio dalle altre città a causa delle poche
corse disponibili (per altro, molte delle quali concentrate in alcune fasce
orarie per il numero notevole dell’utenza), da Bari (solo 6,di cui 2 dirette),e
da Andria(12, 3 delle quali concentrate intorno alle 13,30 e 2 alle 14:10 per il ritorno di lavoratori e
studenti),i cui orari,peraltro,sono mal distribuiti portando a difficoltà
enormi soprattutto nella fascia oraria pomeridiana. Oggetto di altrettante
giuste lamentele sono i mezzi di trasporto vecchi e carenti che in più di un
occasione hanno persino lasciato a piedi studenti e lavoratori pendolari. Allo
stesso modo, non è più accettabile per la città l’assenza di un benché minimo
collegamento domenicale con gli altri centri della provincia. Negli anni abbiamo
registrato più volte l’ aumento del costo di biglietto e abbonamenti a fronte
di nessun significativo miglioramento del servizio per i pendolari minervinesi,
i quali, essendo per lo più lavoratori e studenti, garantiscono un introito
mensile costante per l’azienda.
Sulla base degli utili
registrati e attraverso una ridefinizione delle corse in favore delle città
minori, la sezione del Partito dei Comunisti Italiani di Minervino Murge chiede
che l’intero servizio di trasporti extraurbano, gestito da un’azienda a
controllo pubblico, venga ripensato e che finalmente anche Minervino, come del
resto Spinazzola, possa fruire di un servizio adeguato.
Vincenzo Sassi
Membro della Segreteria provinciale del PdCI (Partito dei Comunisti Italiani)
Membro della Segreteria provinciale del PdCI (Partito dei Comunisti Italiani)
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