BUONA LA PROMOZIONE ANCHE SE POCO SIGNIFICATIVI I RISVOLTI COMMERCIALI,
SIA NEL PRIMO CHE NEL SECONDO CASO.
ORA TOCCA ALLE ISTITUZIONI LOCALI CHE HANNO EMARGINATO UN INTERNO
SETTORE CON INVESTIMENTI INESISTENTI E POCHE POLITICHE DI SVILUPPO, ANCHE
COMPLETAMENTE SBAGLIATE.
Le prove generali di Notte Bianca
ad Andria, prima, e lo svolgimento del mercato festivo dell’Epifania, dopo,
hanno dato un segnale importante dimostrando, ancora una volta, quanto il
piccolo commercio sia ancora disponibile e disposto a rendersi protagonista
nella nostra città, investendo risorse economiche ed umane al servizio dei cittadini,
aprendo le porte dei negozi e rendendosi disponibili ad investire per la città.
Un grazie all’impegno dei direttori artistici, degli organizzatori e degli
artisti e musicisti che hanno dato il meglio di sé senza ricevere alcun
compenso così come l’investimento degli esercenti è stato ad esclusivo loro
carico ed onere.
Se l’aspetto promozionale è stato
sicuramente il risultato positivo raggiunto in questi due eventi, non si può
dire la stessa cosa per quello commerciale che, in realtà, non ha prodotto
grossi vantaggi tranne che per le attività ricettive dell’area strettamente
interessata dalle iniziative e comunque irrisoria rispetto al resto dell’intera
città ma va bene lo stesso e va bene così.
Piccoli commercianti soddisfatti,
quindi, e noi di questo siamo felici avendo sostenuto sia la Notte Bianca di
Andria, in collaborazione con i colleghi di Confcommercio e Confesercenti, sia
come promotori e richiedenti dell’iniziativa del mercato dell’Epifania, con i
colleghi di Batcommercio2010/CNA.
Se malcontento c’è stato da parte
dei commercianti di altre vie cittadine e non parliamo solo delle periferie ma
anche del centro urbano escluso dal circuito della manifestazione di domenica 5
gennaio scorso, questo malcontento va colto e non sottaciuto, anche perché
proprio noi siamo stati direttamente tirati in causa dai nostri stessi
associati con negozi in aree non interessate dalla manifestazione i quali ci
hanno anche sottoposto una loro riflessione circa una sorta di concorrenza
sleale che avrebbero subito in seguito a tale esclusione, anche
dall’investimento pubblico che continua ad interessare limitatissime aree del
centro cittadino e sempre le stesse.
Da parte nostra riteniamo queste
critiche ingenerose ma visto che provengono anche dai nostri aderenti riteniamo
giusto farcene carico e riflettere quindi vogliamo semplicemente affermare che
questo primo esperimento di Notte Bianca deve necessariamente rappresentare
l’inizio di una formula positiva che deve interessare l’intera città e questo è
nostro intendimento da sempre tanto è vero che è scritto in tutte le nostre
proposte formulate da almeno dieci anni e depositate negli archivi comunali,
oltre che ancora visionabili su storici siti internet e sugli organi di stampa.
Un evento, quello della Notte
Bianca andriese, quindi, che deve essere riproposto proprio partendo dalla
sperimentazione riuscita il 5 gennaio ma diventando seriamente un investimento
per la città in modo da rendere effettiva quella interazione tra diversi
settori amministrativi comunali e soprattutto un investimento che sia
produttivo anche economicamente che pertanto deve richiedere investimenti,
anche pubblici che possono tranquillamente essere reperiti semplicemente
sostituendo le tantissime manifestazioni sovvenzionate che sino ad oggi pare
non hanno lasciato traccia alcuna in termini reali.
La palla, quindi, passa nelle
mani delle istituzioni locali le quali devono invertire la rotta modificando
radicalmente l’atteggiamento discriminatorio reiterato nei confronti di un
intero settore, quello del piccolo commercio ma anche dell’artigianato e del
turismo in rete, con investimenti inesistenti e poche politiche di sviluppo,
anche completamente sbagliate.
Ad Andria i dati di bilancio
parlano chiaro e anche come 3^ Consulta abbiamo evidenziato quanto i suddetti
nostri settori di intervento siano stati lasciati privi anche di risorse, oltre
che di attenzione.
C’è ancora un pò di tempo e
questo tempo, con tanta buona volontà e con un minimo di capacità che crediamo
ancora ci siano, potrà essere sfruttato al meglio.
Area
Comunicazione
UNIMPRESA BAT
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