Altro giro, altri problemi ed ecco che parte la Campagna di
Sensibilizzazione Sociale della L.A.C. a favore di chi non ha più nulla da dare
e lancia il suo urlo disperato: “CI AVETE TOLTO TUTTO!”.
Ormai in tutta Italia a fare notizia sono le infinite code di cittadini,
soprattutto di quelli che vivono in condizioni più disagiate, quindi
pensionati, disoccupati, cassintegrati, precari ed esodati per effettuare i
pagamenti dei tanti balzelli che governi disorientati, vessatori, inventori di
sigle d’imposte e tasse decidono a loro totale e completa discrezione di
addossare ai contribuenti ormai esausti e sfiniti.
Italia significa ogni comune e in ogni comune la storia si ripete e pare
che non si veda alcuno spiraglio di speranza all’orizzonte ma sempre più buio
cupo in quella che era la Nazione più bella del Mondo, consegnata alla mercè di
classi politiche e dirigenti inadeguate e approfittatrici.
Hanno fatto credere che possedere, avere, ereditare, costruire, acquistare
una casa o un bene in proprietà fosse un valore ma si è rivelato solo un
bancomat per lo Stato e tutti gli altri Enti territoriali e centrali che
utilizzando l’arma del timore, della paura e del terrorismo psicologico attuato
mediante gli strumenti
che essi stessi si sono costruiti e dove ci sguazzano beatamente e
comodamente. O forse possedere quei beni è diventato un gravissimo reato la cui
pena da scontare sono i continui pagamenti?
Accanto ai grandi evasori aumentano le fasce di povertà che evasori lo
diventano per necessità perché quelle poche risorse disponibili devono essere
ponderatamente suddivise e devono innanzitutto soddisfare le minime primarie
necessità di sopravvivenza.
Allora cosa sta accadendo? Milioni di veicoli in Italia circolano senza
copertura assicurativa; famiglie e imprese nella morsa di Equitalia e altri
Enti di riscossione; comuni sull’orlo del fallimento per mancati introiti da
tasse e tributi locali con percentuali altissime di evasione; servizi locali
ridotti all’osso e aumento di
condizioni di disagio sociale ed economico con la chiusura delle piccole
imprese e i consumi bloccati.
Allora cosa accadrà? Francamente diventa difficile prevederlo ma i segnali
non sono per nulla rassicuranti visto che i peggioramenti sono quotidiani come
per un paziente in fin di vita. Non basta più neanche fare appello alla
democrazia quindi protestare civilmente perché nessuno ti ascolta e devi anche
stare attento a come ti muovi in un contesto portato alla repressione anche
delle idee, dei valori e dei pensieri.
Andria non fa eccezione ed ecco che l’attesa di ricevere altre batoste
ricomprese in cartelle nuove, vecchie, riconteggiate, rimodulate, riproposte,
rinegoziate, reinviate, rinnovate diventa di giorno in giorno sempre più
spasmodica e nel frattempo l’incertezza provoca immobilismo.
Sperando che l’esasperazione non si tramuti in tragedie come quelle di
cronaca quotidiana la speranza è sempre quella di vedere un vero cambiamento
che porti il nostro paese alla salvezza. Questi obiettivi si possono solo
raggiungere col dialogo, con la condivisione e non certo con il decisionismo
assoluto di chi sta ancora ai posti di manovra e non vuole condividere nulla
con nessuno, trascurando che la nave è ormai sulla rotta della collisione
finale, con molte possibilità di fare la stessa fine della Concordia ma senza
neanche il tempo dell’inchino o di lanciare l’s.o.s..
Da sempre il pagamento della tassa rifiuti lo abbiamo pagato dopo aver
ricevuto il bollettino da parte dell’Ente. Si trattava di pagamenti equi e
sostenibili e ricevere il bollettino era comunque un gesto di cortesia ben
apprezzato. Cosa accade invece oggi? I Comuni hanno perso anche quel minimo di
rapporto con i contribuenti e ognuno deve fare da sé recandosi presso gli
Uffici sempre più intasati, dimenticando tutto il progresso tecnologico che si
dice sia stato raggiunto negli anni.
Anche i cittadini andriesi sono in attesa e anche quest’oggi dovremo
decidere quale deve essere la risposta da dare ai nostri figli che continuano a
chiederci se è ancora possibile vivere in questa città e in questa Italia.
Francamente non abbiamo ancora la risposta giusta.
Lo scheletro che rappresenta la nostra Campagna Sociale è il simbolo di
come sia stato ridotto il contribuente negli ultimi vent’anni.
Dopo averci tolto pelle, carne e muscoli; dopo averci succhiato tutto il
sangue, lasciateci almeno le ossa, seppur fragili e ormai malate.
Il Presidente
Associazione L.A.C. – Andria
signor Vincenzo Santovito
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