PER
ESERCIZI COMMERCIALI, PUBBLICI ESERCIZI E STUDI PROFESSIONALI AUMENTI
STRATOSFERICI. IL DOPPIO, IL TRIPLO MA ANCHE OLTRE IL QUADRUPLO RISPETTO A
QUANTO PAGATO CON LA TARSU E QUESTO SIGNIFICA ANCHE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI EURO
IN PIU’
Come
prevedibile e previsto oltre che preannunciato le cassette postali diventano
calde, anzi bollenti perché al loro interno c’è la sorpresa dell’anno cioè i
bollettini per il versamento della rata a conguaglio della cosiddetta Tares. Questa
mattina, di buon’ora, i primi nostri contatti da parte di titolari di esercizi
commerciali, bar, ristoranti, sale ricevimento ma anche studi professionali e
semplici cittadini.
Tutti,
almeno coloro che già si sono scottati aprendo la cassetta infuocata e comunque
ancora pochi rispetto al numero totale dei contribuenti che ancora deve
ricevere la sorpresa, lamentano l’enorme aumento della tassa rispetto a quanto
pagato fino allo scorso anno a titolo di Tarsu. Non sappiamo se e quali
valutazioni siano state poste alla base di talune scelte e non ci interessa se
la questione sia centrale piuttosto che locale perché questi discorsi non
incantano più nessuno in un sistema malvagio e compromesso dall’alto al basso. E’
inconcepibile, è impensabile che in una città come quella di Andria, dove si
sono raggiunti i massimi risultati nella raccolta differenziata, dove le
pizzerie e gli esercizi commerciali hanno messo a disposizione dei cassonetti
per la raccolta dei rifiuti buona parte delle proprie superfici di vendita si
trovino oggi a ricevere richieste di pagamento per migliaia e migliaia di euro
senza che l’enorme sforzo abbia prodotto un minimo di risultato in termini di
abbattimento delle tariffe e di agevolazioni peraltro previste per legge, nei
Paesi civili dove i rifiuti sono una risorsa e generano positività anche in
termini di vantaggi per i contribuenti ma da noi non è così.
Addirittura
quegli stessi spazi destinati al posizionamento quindi occupati dai numerosi
cassonetti per la raccolta differenziata vengono tassati. Una situazione
insostenibile che oltre al paradosso rasenta l’assurdo e quasi appare come un invito,
un “convincente invito” a fare le valigie e scappare immediatamente da questa strana
e maligna terra.
Le
conseguenze? Imprevedibili perché ora il limite è stato abbondantemente e
spregiudicatamente superato quindi il destino del piccolo commercio è ormai
segnato e a pagarne le spese e le conseguenze saranno soprattutto i cittadini
che si vedranno privati dei servizi essenziali e addirittura non sono ormai più
titolari di alcun diritto sulle proprie proprietà e sui propri beni. Nelle
prossime, imminenti ore il nostro osservatorio continuerà a seguire con estrema
attenzione la situazione al fine di comprendere fino in fondo dove si voglia
arrivare, per capire anche quali altre intenzioni possano celarsi dietro questa
opera di continua e persistente distruzione delle micro e piccole imprese ma
anche delle famiglie, il tutto in un preoccupante clima di indifferenza
generalizzata.
UFFICIO AMMINISTRATIVO
UNIMPRESA
BAT
Nessun commento:
Posta un commento