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News dalle Città della BAT

giovedì 30 gennaio 2014

TARESHOCK AD ANDRIA

PER ESERCIZI COMMERCIALI, PUBBLICI ESERCIZI E STUDI PROFESSIONALI AUMENTI STRATOSFERICI. IL DOPPIO, IL TRIPLO MA ANCHE OLTRE IL QUADRUPLO RISPETTO A QUANTO PAGATO CON LA TARSU E QUESTO SIGNIFICA ANCHE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI EURO IN PIU’

Come prevedibile e previsto oltre che preannunciato le cassette postali diventano calde, anzi bollenti perché al loro interno c’è la sorpresa dell’anno cioè i bollettini per il versamento della rata a conguaglio della cosiddetta Tares. Questa mattina, di buon’ora, i primi nostri contatti da parte di titolari di esercizi commerciali, bar, ristoranti, sale ricevimento ma anche studi professionali e semplici cittadini.
Tutti, almeno coloro che già si sono scottati aprendo la cassetta infuocata e comunque ancora pochi rispetto al numero totale dei contribuenti che ancora deve ricevere la sorpresa, lamentano l’enorme aumento della tassa rispetto a quanto pagato fino allo scorso anno a titolo di Tarsu. Non sappiamo se e quali valutazioni siano state poste alla base di talune scelte e non ci interessa se la questione sia centrale piuttosto che locale perché questi discorsi non incantano più nessuno in un sistema malvagio e compromesso dall’alto al basso. E’ inconcepibile, è impensabile che in una città come quella di Andria, dove si sono raggiunti i massimi risultati nella raccolta differenziata, dove le pizzerie e gli esercizi commerciali hanno messo a disposizione dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti buona parte delle proprie superfici di vendita si trovino oggi a ricevere richieste di pagamento per migliaia e migliaia di euro senza che l’enorme sforzo abbia prodotto un minimo di risultato in termini di abbattimento delle tariffe e di agevolazioni peraltro previste per legge, nei Paesi civili dove i rifiuti sono una risorsa e generano positività anche in termini di vantaggi per i contribuenti ma da noi non è così.
Addirittura quegli stessi spazi destinati al posizionamento quindi occupati dai numerosi cassonetti per la raccolta differenziata vengono tassati. Una situazione insostenibile che oltre al paradosso rasenta l’assurdo e quasi appare come un invito, un “convincente invito” a fare le valigie e scappare immediatamente da questa strana e maligna terra.
Le conseguenze? Imprevedibili perché ora il limite è stato abbondantemente e spregiudicatamente superato quindi il destino del piccolo commercio è ormai segnato e a pagarne le spese e le conseguenze saranno soprattutto i cittadini che si vedranno privati dei servizi essenziali e addirittura non sono ormai più titolari di alcun diritto sulle proprie proprietà e sui propri beni. Nelle prossime, imminenti ore il nostro osservatorio continuerà a seguire con estrema attenzione la situazione al fine di comprendere fino in fondo dove si voglia arrivare, per capire anche quali altre intenzioni possano celarsi dietro questa opera di continua e persistente distruzione delle micro e piccole imprese ma anche delle famiglie, il tutto in un preoccupante clima di indifferenza generalizzata.

 UFFICIO AMMINISTRATIVO

 UNIMPRESA BAT

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