Aggiungi didascalia |
Quello che è successo alla discarica AMIU di Trani,con i
camion colmi di rifiuti provenienti da Barletta e Bisceglie bloccati e
dirottati nella discarica di Andria,è l’emblema del completo fallimento di
questo territorio riguardo la gestione dei rifiuti.
Tutti i Comuni coinvolti in questa vicenda,( discorso a
parte per la città di Andria che raggiunge percentuali importanti di raccolta
differenziata ma recentemente travolta da un’inchiesta giudiziaria per un giro
di tangenti nell’affidamento del servizio) hanno dalla loro il primato delle peggiori
pratiche per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti con percentuali
di raccolta differenziata insignificanti.
Proprio i Comuni di Barletta,Trani e Bisceglie fanno parte
dell’Aro 1 Bat e dovrebbero avere un unico gestore(attraverso la
realizzazione di un piano industriale e la convocazione di una gara ad evidenza
pubblica) per quanto riguarda il servizio di spazzamento, raccolta e conferimento dei rifiuti.
Ad oggi, dopo l’elezione a Presidente dell’Aro nell’agosto
scorso del Sindaco di Barletta e il ricorso presentato dal Sindaco di Bisceglie,
contrario all’inserimento della sua città nell’Aro Bat1,questo organismo non è
stato più convocato dal Presidente Cascella,che doveva inoltre nominare il
dirigente dell’ufficio e il responsabile procedimentale.
È facile oggi per il Sindaco Cascella chiedere la
convocazione dell’ATO,altro ente fantasma che dovrebbe occuparsi dell’impiantistica,quando
le responsabilità sono di quei primi cittadini incapaci di mettere in campo
politiche alternative che ci facciano uscire da una situazione di emergenza.
Quello che emerge è un completo disimpegno da parte dei
Sindaci da questi organismi,ognuno interessato a gestire in proprio la raccolta
dei rifiuti con finalità e obiettivi che purtroppo non vanno nella direzione da
noi da tempo auspicata attraverso l’adozione della Strategia Rifiuti Zero.
Infatti si continua a prediligere in questo territorio un
modello di gestione basato sul
conferimento in discarica di rifiuto talquale,sfruttando a piene mani la
“disponibilità” della discarica AMIU di Trani che si appresta ad ampliare la
sua capacità ricettiva.
Questo avviene in barba alla circolare ministeriale del 6
agosto 2013 emessa dal Ministro dell’Ambiente Orlando che stabilisce che sono
illegittime le operazioni di trattamento in discarica della solo
trito-vagliatura dell’indifferenziato se non è accompagnata dal processo di
stabilizzazione della frazione umida.
In sintesi questa
circolare stabilisce come trattamento adeguato la preselezione e la
stabilizzazione della frazione organica ed esclude il conferimento di rifiuto talquale in discarica.
Di fatto ci troviamo di fronte ad una discarica di Trani che
opera nell’illegalità,aiutata in questo dai Sindaci di Barletta,Trani e
Bisceglie che si guardano bene dal recepire e applicare questa circolare.
Il rischio per Cascella,Riserbato e Spina nell’ attuare questo
provvedimento è quello di dover incominciare a
rimettere in discussione un modello di gestione che fino ad ora non ha
portato nessun vantaggio ai cittadini(vedi l’aumento della Tares)e che aumenta
ovunque i rischi ambientali.
- Collettivo EXIT
Nessun commento:
Posta un commento