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lunedì 24 marzo 2014

ANDRIA : Premio internazionale Biol. E’ l’extravergine “Monte della Torre” di Casera a vincere

Podio tutto made in Italy per il XIX Premio internazionale Biol. E’ l’extravergine “Monte della Torre”dell’omonima azienda di Caserta, infatti, a vincere la kermesse internazionale riservata ai migliori oli bio, che assegna ad Andria i più importanti riconoscimenti mondiali del settore. Tre giorni di concerti, convegni, laboratori e mostre hanno reso Andria epicentro internazionale del movimento olivicolo biologico.
L’olio “Monte della Torre” è risultato il migliore assoluto dell’ultima annata tra i 425 oli in gara giunti da 17 Paesi, superando al fotofinish un tipico olio del Chianti, il “San Martino” della Tenuta omonima di Bagno a Ripoli (Firenze). Terzo posto al pugliese “Tenuta Arcamone” prodotto da De Carlo a Bitritto (Bari), che porta a casa quindi il premio BiolPuglia e anche il riconoscimento tematico per la miglior coratina. Fra gli stranieri, miglior piazzamento – al nono posto – per lo spagnolo “Finca La Torre Selection” di Malaga.
Ad aggiudicarsi il Premio BiolPack (miglior accoppiata etichetta-packaging assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo) l’umbro “Viola” dell’omonima azienda di S. Eraclio Foligno (Perugia). Premio BiolKids, assegnato dalla giuria dei bambini, al portoghese “Carm Grande Escolana”.
La proclamazione dei vincitori è avvenuta oggi a Castel del Monte, con l’intervento tra gli altri dell’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni, del sindaco di Andria Nicola Giorgino e del direttore del Gal Le Città di Castel del Monte, Paolo De Leonardis, in in una spettacolare cornice formata dai 600 bambini del BiolKids con riprese aeree filmate dal “Bioldrone”. 
“La giuria internazionale – ha dichiarato Nino Paparella, coordinatore del premio Biol  - ha rilevato come, nel costante miglioramento della qualità generale, sia stata un’ottima annata per gli oli bio italiani, nonostante caldo e siccità”. Per l’assessore regionale Nardoni “Siamo la prima regione in tema di olio biologico, ma soffriamo la competizione selvaggia di paesi spesso con pochi scrupoli in fatto di certificazione e qualità. Bisogna rendere sinergica l’azione svolta con gli aiuti a superficie, che hanno consentito crescita di superfici bio senza valorizzare però le produzioni bio sui mercati. E il Premio Biol diventa sussidiario in tal senso”.

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