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domenica 23 marzo 2014

ANDRIA : A proposito di sanzioni sui ritardi nei pagamenti Tares

La proposta di deliberazione sull’attuazione del tributo Tares 2013 preparata dalle opposizioni ha finalmente iniziato il suo iter nelle commissioni consiliari e, si spera, presto approderà in Consiglio Comunale.
Tale proposta è scaturita al termine dell’iniziativa popolare di raccolta firme con cui oltre settemila cittadini hanno manifestato il loro dissenso rispetto alle inique politiche finanziarie dell’amministrazione comunale che, oltre ad incrementare, a volte in maniera smisurata, il tributo Tares, ha generato in una molteplicità di casi confusione e duplicazione di imposta che hanno gettato nello sconforto tanti contribuenti alle prese con vere e proprie cartelle pazze.
La nostra proposta tende ad evitare l’applicazione di sanzioni per i ritardi nei pagamenti determinati da tale incresciosa situazione di vero e proprio caos ed impegna gli uffici comunali a rideterminare il tributo in ragione delle riduzioni previste dal regolamento, provvedendo al rimborso nei confronti di coloro che erroneamente hanno pagato di più. Un obiettivo semplicemente di giustizia, motivato dagli errori del Comune, ma l’avvio della discussione lascia presagire il rigetto da parte della maggioranza di centro destra che già nelle commissioni ha espresso voto contrario.
Un primo risultato però la nostra iniziativa ha già conseguito ed è bene che i cittadini lo sappiano.
L’Ufficio competente ha formalmente ammesso che la banca dati del Comune è “incompleta e non adeguata tanto da generare avvisi non corretti” e ha  messo nero su bianco che “in caso di mancato pagamento si procederà al sollecito senza sanzioni ed interessi”. E’ appena il caso di ricordare in proposito che fino allo scorso anno tali solleciti sono pervenuti dopo diversi anni dalla scadenza dei termini di pagamento.
Prendiamo pertanto atto del pronunciamento della dirigente e invitiamo dunque tutti i contribuenti che hanno ricevuto avvisi con evidenti errori a risolvere prima tali errori presso gli uffici comunali, direttamente o facendosi rappresentare da Caf e organizzazioni sindacali, e solo dopo provvedere al pagamento del tributo, considerato che non si pagano sanzioni per i ritardi.
Ma se quanto dichiarato dall’Ufficio è  vero e  condiviso dalla  Amministrazione, perché  allora non andrebbe sancito in una delibera approvata dal Consiglio Comunale, organo deputato alla regolamentazione della Tares?
Oppure si vuol giocare con l’equivoco, creando ingiustizie fra contribuenti  avveduti  ed altri  meno  informati pur di raccogliere quanti più tributi possibile, giusti o ingiusti che essi siano?
Il nostro impegno per l’approvazione della delibera dunque continua per un obiettivo di trasparenza, di certezza del diritto e di equità contributiva. Siamo infatti convinti che i macroscopici errori che il  Comune ha commesso, debbano diventare formale e inoppugnabile motivo di esclusione delle sanzioni, sgombrando così il campo da equivoche interpretazioni del Regolamento.
Attendiamo il centro destra in Consiglio Comunale e lo sfidiamo a confrontarsi una volta per tutte sull’effettivo costo del servizio rifiuti che nel piano finanziario è passato da circa 11 milioni a circa 16 milioni di euro.




Partito Democratico - Andria 3 - Italia dei Valori – L’Alternativa - La Risposta per Andria  - Sel

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