“Dopo i campi di sterminio, stiamo
assistendo allo sterminio dei campi”, questo scriveva negli anni 50, poco dopo
la seconda guerra mondiale, il poeta Andrea Zanzotto. Esprimeva con un violento
gioco di parole quello che da più di mezzo secolo sta devastando il paesaggio
italiano. Colate di cemento, ecomostri, scempi naturalistici, mercato
immobiliare gonfiato sono le cattive pratiche che concorrono a determinare un
vero e proprio disastro nazionale ai danni di uno dei beni comuni più
importanti: il terreno fertile.
È lui il nemico contro il quale l’uomo ha scatenato la terza guerra mondiale sosteneva Barry Commoner, uno dei fondatori dell’ecologia moderna. Tale affermazione per l’Italia è supportata non solo dai dati dell’Agenzia ambientale europea (dal 1991 al 2011 ogni anno il territorio urbanizzato è cresciuto di 85.00 ettari), ma anche dai dati ISTAT 2013: il consumo di suolo nelle città d’Italia è aumentato dappertutto.
È lui il nemico contro il quale l’uomo ha scatenato la terza guerra mondiale sosteneva Barry Commoner, uno dei fondatori dell’ecologia moderna. Tale affermazione per l’Italia è supportata non solo dai dati dell’Agenzia ambientale europea (dal 1991 al 2011 ogni anno il territorio urbanizzato è cresciuto di 85.00 ettari), ma anche dai dati ISTAT 2013: il consumo di suolo nelle città d’Italia è aumentato dappertutto.
Complessivamente,
il consumo di suolo in Italia è cresciuto (dati del 2010) al ritmo di
oltre 8 metri quadrati al secondo. Questo nonostante tra il 2001 ed il
2011 siano stati costruiti ben 670mila alloggi rimasti invenduti o mai immessi
sul mercato. Ed ecco che contro ‘la cura del cemento’ proposta (salvo rare
eccezioni come a Cassinetta di Lugagnano grazie alla lungimiranza e al forte
senso di responsabilità di un sindaco come Domenico Finiguerra, quale unico
modello di sviluppo praticamente in tutto il Bel Paese) nel 2011 nasce il Forum
italiano dei movimenti per la terra ed il paesaggio, a favore di una grande
opera nazionale che, partendo dal principio dello stop al consumo di suolo,
riqualifichi l’esistente e curi il dissesto idrogeologico del territorio
italiano.
A
Barletta il comitato locale che aderisce al Forum nazionale suddetto opera da
ormai più di due anni per salvare il territorio cittadino dal cemento selvaggio
affinché non vadano persi altri suoli fertili, una risorsa preziosissima e non
rinnovabile. All’ex sindaco Maffei prima, al commissario Manzone poi ed ora al
Sindaco Cascella, il coordinamento cittadino ha chiesto di procedere alla
compilazione la Scheda di Censimento “Salviamo il
Paesaggio –Difendiamo i Territori”. La compilazione della scheda a cura dei
comuni è utile a mettere in luce con assoluta esattezza la realtà delle
strutture edilizie già presenti nel territorio di ciascun municipio e, in
particolare, il numero di quelle sfitte, vuote, non utilizzate (ed
eventualmente la superficie), le superfici edificabili residue del vigente
piano urbanistico e quelle previste da eventuali piani adottati. La Scheda è
stata ideata allo scopo di offrire un metodo di lavoro per guidare ogni nuova
futura pianificazione dello strumento urbanistico comunale e favorire una
discussione basata su informazioni certe ed aperta ai contributi di tutti i
cittadini.
Sabato 22 marzo alle 18.30 presso la
Sala Rossa del Castello di Barletta, il comitato di Barletta, in collaborazione
con La Tana – Casa della Cultura e della Creatività, presenterà il libro
“Salviamo il Paesaggio!” di Luca Martinelli.
Pino Curci, giornalista della Gazzetta
del Mezzogiorno, modererà l’incontro nel quale interverranno lo stesso
autore e Raffaele Lopez, portavoce del
coordinamento cittadino. Sarà un’occasione utile a coinvolgere la cittadinanza
e l’amministrazione comunale in quella che consideriamo una battaglia cruciale
per il futuro della nostra città: la tutela del territorio e del paesaggio,
fondamentale per il benessere e la sicurezza dell’intera comunità.
La voce narrante dell’attrice Michela
Diviccaro accompagnerà la serata con brani tratti dall’opera di Martinelli,
mentre proiezioni video a cura di Giancarlo Garribba e Raffaele Lopez
mostreranno al pubblico in sala il consumo di suolo ed i suoi devastanti
effetti.
L’invito
è a partecipare e non sottovalutare l’importanza del contributo, prima
individuale e poi collettivo, a favore di quella conversione ecologica che
Alexander Langer intendeva come svolta quanto mai necessaria ed urgente che
occorre per prevenire il suicidio dell'umanità e per assicurare l'ulteriore
abitabilità del nostro pianeta e la convivenza tra i suoi essere viventi.
Sabrina
Salerno
Comitato
di Barletta del Forum nazionale “Salviamo il paesaggio – Difendiamo i territori”
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