I 5 consiglieri di opposizione (Pd e Sel) hanno chiesto la presenza dei Carabinieri durante lo svolgimento dei consigli comunali, e comunicato di non partecipare più a conferenze dei capigruppo e a commissioni consiliari, “a tutela della propria persona”. E in tal senso, oltre che per motivi di trasparenza, hanno chiesto la video trasmissione dei consigli comunali in streaming.
A comunicarlo è stato Giuseppe Brandi, il quale ha motivato la decisione a seguito di querele e diffide giunte ad alcuni consiglieri di opposizione. “Provvedimenti - ha dichiarato Brandi - basati su presunte dichiarazioni fatte in consiglio comunale, i cui atti vanno immediatamente verificati dalle autorità competenti per il rispetto delle garanzie democratiche e il pieno svolgimento del ruolo dei consiglieri”. “Sono spaventato - ha aggiunto - dalla pericolosità di quanto sta accadendo: non vorrei che ci trovassimo di fronte ad uno scioglimento del consiglio o alla rimozione di figure istituzionali per gravi e persistenti violazioni di legge”. “Pertanto, Pd e Sel hanno informato i propri parlamentari che, nei prossimi giorni, presenteranno una interpellanza al ministro dell’Interno, Alfano”.
“Se volevate fare un sillogismo tra il Comune dei casalesi e quello di Trinitapoli - è la replica del sindaco Francesco Di Feo - vi dico subito che non riuscirete a spaventarmi. Se volete lo scontro non mi tiro indietro, non lo temo e proseguirò per la mia strada. A me non spaventa l’odio che si perpetua. Dal primo giorno sto subendo attacchi di delegittimazione per cui non ci si può lamentare delle legittime reazioni. Questa strada l’avete voluta voi. Ci sono querele, denunce e diffide da una parte e dall’altra: faranno il loro corso”, augurandosi, comunque, che l’appello dell’assessore Giustino Tedesco quale “negoziatore di pace” abbia esito positivo.
“Le nostre denunce - afferma Pasquale Lamacchia - hanno riguardato il merito non le persone; e Anna Maria Tarantino aggiunge: “non si va in caserma senza rilievo penale, senza lesioni e senza violenza fisica”.
“Però non si può - dichiara Giustino Tedesco - continuare a sbandierare l’inesperienza di alcuni nostri consiglieri; noi non abbiamo mai aggredito gli avversari, ma tutti dobbiamo sforzarci di evitare confronti aspri affinché i consiglieri vengano rispettati. Se verrò chiamato a testimoniare - aggiunge Tedesco - dirò, come sempre, per costume e dignità, la verità”.
GAETANO SAMELE (Tratto da La Gazzetta del Mezzogiorno del 21 marzo 2013)
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