VEICOLARE
MA ATTENZIONE A NON SOTTOVALUTARE ALTRE “SERIE” PROBLEMATICHE CHE INVESTONO OGGI
QUELL’AREA URBANA.
Se ne è discusso
abbondantemente sia nell’incontro tenutosi presso il Settore Ambiente e
Mobilità del comune di Andria lo scorso venerdì 28 marzo, alla presenza di
alcuni rappresentanti di associazioni ma anche dell’Assessore al Traffico e
Viabilità, dott. Michele Lopetuso, della Dirigente del Settore ing. Santola
Quacquarelli e del Comandante della locale Polizia Municipale dott. Riccardo
Zingaro sia nella riunione della 3^ Consulta della città di Andria tenutasi lo
scorso martedì 1° aprile presso l’Ufficio Commercio.
In entrambi gli incontri
si è approfondita la proposta dell’Amministrazione comunale di Andria di
chiudere al traffico un importante anello viario del centro storico nelle ore
serali estive, almeno dalle ore 21,00 alle ore 24,00, con la previsione di
presidi fissi della Polizia Municipale addetti al controllo dei varchi di
accesso che comunque verrebbero garantiti ai residenti per i quali viene anche
prevista la possibilità di poter parcheggiare i propri mezzi.
Proprio nell’ambito
della riunione della 3^ Consulta comunale di martedì 1° aprile, presieduta dal
vice-presidente della medesima e presidente di Unimpresa Bat, si è approfondita
la questione anche dal punto di vista generale di quanto sta accadendo in quei
luoghi, approfittando proprio dell’impegno partecipativo dell’Assessore al Traffico
e Viabilità dott. Michele Lopetuso, unica “autorità” politica ed amministrativa
che ha ritenuto di intervenire all’incontro importantissimo in quanto proprio
gli approfondimenti relativi a quanto sta accadendo nel centro storico cittadino
sono meritevoli di estrema attenzione evitando il rischio, il fortissimo
rischio di una sottovalutazione generale di situazioni ormai a tutti ampiamente
note e palesemente sottaciute ma che nasconderebbero un’emergenza sociale
almeno di secondo livello. in questo momento.
Non sappiamo se la
“strategia” della definizione “gentile” dei fenomeni in atto sia quella
corretta ma di sicuro oltre quella che viene comunemente chiamata
“maleducazione giovanile”, che tale non è ma che va ben oltre, come tutti sanno,
l’azione di “osservazione” va ampliata, enormemente ampliata perché non si
arrivi al peggio, più volte sfiorato anche per la giovanissima età dei
frequentatori di quell’area urbana fortemente a rischio.
Quella della chiusura
del centro storico alle auto nelle tarde ore serali è una prima forma di
intervento, che ha visto anche la Consulta esprimere parere favorevole, cui
seguiranno altri ancor più consistenti come il posizionamento di un enorme
numero di telecamere ma crediamo che su questa forma di prevenzione e
repressione, attuata in certi termini, debba essere oggetto di approfondita
successiva valutazione in quanto i problemi connessi sono sicuramente altri
ancora e altri guai vanno evitati.
L’auspicio quindi è
che ad un’apprezzabile azione economica di investimento di risorse da parte dei
privati, forse unico vero potenziale motore di rilancio del centro antico
cittadino in questo momento, sia affiancata un’azione oltre che di seria
programmazione di sviluppo organico ed armonioso, mai vista finora, anche quella
necessaria di “sorveglianza umana” che non può essere né delegata unicamente
agli strumenti tecnologici né tantomeno lasciata e affidata sempre e solo agli “altri”.
AREA
COMUNICAZIONE SOCIALE
UNIMPRESA BAT
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