CHIEDIAMO UN PUBBLICO DIBATTITO PERCHE’ ANCHE
L’AGRICOLTURA RISCHIA DI FINIRE NELLE MANI DEI GROSSI GRUPPI E QUESTO ANDRIA
NON SE LO PUO’ PERMETTERE.
Abbiamo partecipato all’incontro di Bisceglie ed abbiamo
ascoltato le relazioni degli autorevolissimi ospiti, tra i quali l’Assessore
regionale alle Politiche Agroalimentari Fabrizio Nardoni, i quali hanno
rappresentato alcuni e solo alcuni aspetti legati alla nuova PAC (Politica
Agricola Comune). Abbiamo ascoltato e fatte nostre le tantissime preoccupazioni
espresse ed inespresse ma reali. I Liberi Agricoltori Andriesi, quindi,
rilanciano proprio quelle preoccupazioni e invitano anche l’Amministrazione
Comunale cittadina a fare propria la proposta avanzata nel corso dell’incontro
nella Centrale Ortofrutticola di Corso Garibaldi a Bisceglie cioè la discussione
pubblica del Protocollo d’intesa proposto da Agrinsieme Bat e dai tre
GAL sulla riforma della PAC, che pare sia già stato condiviso dai numerosi
sindaci presenti all’incontro che si sarebbero impegnati a portarlo
all’approvazione dei rispettivi consigli comunali in modo da consegnare i
conseguenti atti deliberativi alla Regione Puglia in vista della prossima orami
quasi imminente scadenza del 1° agosto quando l’Italia dovrà adempiere ad
ulteriori procedure e comunicazioni previste dai regolamentari vigenti. I
problemi sul tavolo e irrisolti che stanno preoccupando soprattutto i piccoli
agricoltori sono quelli relativi alla questione pagamenti e agli aiuti economici
che rischiano di essere ridotti fino al 70% con conseguenze inimmaginabili dal
punto di vista sociale ed economico soprattutto per la nostra città che
vedrebbe chiudere letteralmente un impressionante numero di aziende agricole,
come dichiarato anche da autorevoli dirigenti sindacali che si sono espressi
nell’incontro biscegliese.
Dal momento che un’intera sezione della PAC riguarda il
comparto dell’olivicoltura e alla luce delle parole espresse dall’assessore
regionale Nardoni a tal proposito, si invita l’Amministrazione Comunale
cittadina a trattare l’argomento in un prossimo, imminente Consiglio Comunale,
preceduto da un pubblico incontro/dibattito, in modo da accelerare l’iter di
approvazione di tale protocollo d’intesa per la tutela delle principali colture
di pregio dei territori interessati (olivicoltura, ortofrutta, vitivinicoltura
e cerealicoltura) in vista dell’agosto 2014. Poiché si ritiene che anche questa
volta a prevalere non debbano essere i grossi interessi dei grossi gruppi a
discapito dei piccoli agricoltori, come accaduto sino ad oggi per la
distribuzione commerciale, siamo speranzosi che il dibattito pubblico ci sia e
che soprattutto non sia viziato da iniziative di tipo politico e partitico anche
in relazione alle prossime elezioni europee ormai imminenti. Proprio a
proposito dei ruoli politici all’interno della compagine europea il nostro
giudizio è fortemente negativo rispetto all’effettiva capacità di portare a
casa risultati apprezzabili e concreti a vantaggio del nostro territorio e
della sua economia agricola.
Ufficio
di Coordinamento C.L.A.A.
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