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News dalle Città della BAT

venerdì 9 maggio 2014

ANDRIA : NUOVA PAC, DOPO LA NOSTRA PROTESTA, L’INTERVENTO DELL’ENTE PUBBLICO.

MA A NOI AGRICOLTORI ANDRIESI NON BASTANO I BUONI PROPOSITI. SERVE UN’AZIONE FORTE PER EVITARE CHE L’AGRICOLTURA CADA NELLE MANI DEI GROSSI GRUPPI ECONOMICI.

Dopo il nostro intervento pubblico dell’8 aprile scorso quando per primi sottolineammo gli elementi di fortissima preoccupazione contenuti nella nuova Pac, anche se da più parti si ignorava o si sottacevano tali elementi, apprendiamo che più passa il tempo più altri si rendono conto di cosa stia accadendo e di cosa ancor più grave potrebbe accadere a breve. Leggiamo quindi con soddisfazione l’intervento da parte dell’Ente Pubblico comunale di Andria il quale, attraverso i suoi massimi esponenti, esprime un timido ma significativo “disappunto” e la nostra stessa e identica preoccupazione per il sistema occupazionale ed economico locale che rischia lo sfacelo totale in una realtà fortemente in crisi come quella andriese con conseguenze, anche dal punto di vista sociale, drammatiche e forse anche imprevedibili. La nuova Pac 2015-2020 e le sue conseguenze negative sia elemento che deve unire tutte le realtà imprenditoriali, datoriali, economiche, professionali, istituzionali e spingerle ad agire ma ad agire seriamente e operativamente e non solo diplomaticamente e politicamente in un periodo storico nel quale della politica, locale, nazionale e comunitaria e dei suoi esponenti, sono ormai rimasti in pochi ad avere fiducia. Noi Associazione libera ed indipendente, sganciata da intrecci politici e autofinanziata, non ci stiamo e vogliamo che “il disappunto” si trasformi in azione concreta, in mobilitazione e questo lo chiede tutta la nostra Comunità locale. Notiamo che si continuano a promuovere le solite e dispendiose iniziative sul territorio che vorrebbero essere a sostegno della nostra produzione olivicola ma queste manifestazioni continuano ad essere improduttive e costano enormi risorse pubbliche che una volta per sempre dovrebbero essere utilizzate diversamente. Anche noi confidiamo nell’opera dell’assessore regionale affinché assuma ogni iniziativa utile al tavolo di concertazione presso il Ministero  dell’Agricoltura in difesa delle prerogative dei nostri olivicoltori, cerealicoltori ed allevatori ovi-caprini ed anche noi sentiamo il dovere, come cittadini e organizzazione, di avere ancora fiducia nelle istituzioni ma ognuno sappia che anche la fiducia, come le risorse e i risparmi degli agricoltori, sta finendo quindi nessun alibi, per nessuno. Noi rimaniamo attenti alle azioni in campo e non siamo disposti ad essere né a diventare parte di un sistema che combattiamo e che non gradiamo per metodi e inefficienze ampiamente dimostrate nei decenni.


Ufficio di Coordinamento C.L.A.A.

                                                                                                          

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