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sabato 24 maggio 2014

BARLETTA : Il sindaco Pasquale Cascella incontra il Direttore Generale della Lega Pro Francesco Ghirelli

“Barletta dovrà giocare un bel campionato e avere quanto prima uno stadio ristrutturato con i più moderni criteri”. E’ l’augurio del sindaco Pasquale  Cascella in occasione dell’incontro a Palazzo di Città insieme a Francesco Ghirelli, Direttore Generale della Lega Pro, Isidoro Alvisi, Delegato provinciale del  CONI, Roberto Tatò, Presidente del Barletta Calcio e una rappresentanza dell’Amministrazione. Nell’occasione si è voluto anche incontrare una delegazione delle tifoserie.
La riunione, finalizzata a definire i dettagli tecnici dei lavori di adeguamento dello stadio comunale “C. Puttilli”, ha consentito di riaffermare l’interesse dell’Amministrazione a sostenere il ruolo del calcio nell’ambito dello sport a Barletta, già espresso con la convenzione per la gestione del campo, la proposta al Consiglio Comunale del riconoscimento del pregresso debito fuori bilancio e il progetto stesso di ristrutturazione dell’impianto sportivo che salvaguarda e rilancia la stessa pista di atletica dove Pietro Mennea si era cimentato con il record del mondo di velocità sul livello del mare.
“Abbiamo presentato al Direttore Ghirelli - ha affermato il sindaco - un progetto ambizioso e innovativo di ristrutturazione dello stadio cittadino e lo abbiamo voluto fare alla presenza dei tifosi, affinché si possa contare anche sulla loro collaborazione nell’affrontare e risolvere adeguatamente tutti i problemi che potranno presentarsi. Siamo pronti ad affrontare questa nuova sfida perché Barletta possa continuare ad avere una presenza di qualità nel mondo del calcio”.
Il Direttore Generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha da parte sua sottolineato il valore della fattiva collaborazione tra i tifosi e il club. “Lo stadio di Barletta non avrà barriere - ha dichiarato Ghirelli - l'idea di avere un campo di calcio come un teatro, come un luogo accogliente, è un obiettivo in cui abbiamo creduto e per il quale ci siamo sempre adoperati, consapevoli che un nuovo modo di vivere il calcio implica un salto di qualità culturale e civile”.


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