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martedì 24 giugno 2014

TRINITAPOLI : 'Incorona' il Liceo Quinto Orazio Flacco di Bari

È bello ed evocativo guardare la copertina di questo Quaderno (che è, in effetti, un corposo volume). Riporta l’immagine del Poeta venosino e accanto un codice oraziano vat. Lat. 1592, foglio 6, conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Un Orazio con sul capo una folta corona di alloro, che ben si addiceva a chi, come lui, la vita visse poetando, talvolta con quella patina di satirico humour valsa a renderlo, oltre che grande, unico. Un Poeta indimenticabile per quanti (come me) hanno avuto la fortuna di frequentare il Liceo classico. Pensare ad una Scuola che registra periodicamente, in speciali Quaderni, le proprie vicende culturali e didattiche, vuol dire pensare e riferirsi ad una Scuola speciale qual è, in effetti, il prestigioso Liceo classico “Quinto Orazio Flacco” di Bari.

In questo IV Quaderno del 2014, da poco uscito con Levante editori di Bari, gli argomenti trattati sono suddivisi in varie sezioni: Gli 80 anni della sede dell’Istituto, Studi, Il mese della memoria, Didattica e Recensioni. Nelle prime pagine vi è la Presentazione (non firmata, ma certamente del Dirigente scolastico, Prof. Antonio d’Itollo), nella quale vengono presentati, appunto, tutti i saggi e gli articoli contenuti nel Quaderno. Segue il primo saggio: L’insegnamento della filosofia nella ‘scuola filosofica’ di Giovanni Gentile di Ferruccio De Natale.

Sotto il titolo ‘Gli 80 anni della sede dell’Istituto’ ecco gli otto saggi: L’edificio dell’Orazio Flacco nel contesto dello sviluppo di Bari durante il ventennio fascista, di Nicola Montuori; Una ricerca d’archivio per le celebrazioni dell’ottantennale del Liceo ‘Orazio Flacco’, di Valerio Bernardi; Bari, 2 dicembre 1943: l’importanza del ricordo come omaggio alle vittime e alla storia della città, di Francesco Rando; Il Museo Didattico di Scienze Naturali del Liceo ‘Orazio Flacco’ di Bari, di Imma Abbatantuono; La collezione paleontologica ottocentesca del Liceo ‘Orazio Flacco’ di Bari: prime osservazioni e prospettive di studio, di Marco Petruzzelli; Un fiore all’occhiello del Liceo ‘Quinto Orazio Flacco’: l’erbario storico De Nicolò, di Viviana Cavallaro e Mario De Tullio; Il Museo didattico di Fisica e Scienze. Nuove acquisizioni, di Franco Nuzzi, Matilde Solinas ed Enrico Stucchi; Dionisio Altamura umanista sapiente. Breve profilo di un docente dell’”Orazio Flacco”, di Domenico Lassandro.

Sotto la denominazione Studi troviamo i seguenti contributi: Una biblioteca per i nativi digitali, di Antonio d’Itollo; Interpretazioni ed usurpazioni di Orazio tra fine Settecento e primo Novecento, di Michele Renna; Ecumene cristiana e monarchie nazionali nel pensiero politico di Tommaso Campanella, di Gianluca Gatti.

Con il titolo Il Mese della memoria ecco la sezione che contiene gli scritti dedicati al ricordo dell’Olocausto: Treno della memoria 2014. Appunti di viaggio, di Gianluca Gatti; Portico d’Ottavia 13. Una casa del ghetto nel lungo inverno del ’43 (recensione di Valerio Bernardi), di Anna Foa; Razzismo e noismo. Le declinazioni del noi e l’esclusione dell’altro (recensione di Valerio Bernardi), di Luigi Luca Cavalli – Sforza e Daniela Padoan; Opporsi al negazionismo. Un dibattito necessario tra filosofi, giuristi e storici (recensione di Valerio Bernardi), di Francesca R. Recchia Luciani e Luciano Patruno (a cura di).

Segue la sezione Didattica con: Aristofane politico, di Giovanni Leone; Apprendere ricercando: verso una didattica 2.0, di Laura La Salandra; Rilevazione Invalsi, competenza matematica e didattica, di Dino Caroppo.


Per finire, Recensioni: Giovanni Pascoli. Il fanciullo che parla l’eterna lingua della natura a cura di Gianumberto Accinelli e di Giorgio Sandrolini (Rita Ceglie); Luigi Fallacara, Terra d’argento, a cura di Marilena Squicciarini (Anna Conte); Maurizio Triggiani, Insediamenti rurali nel territorio a Nord di Bari dalla Tarda Antichità al Medioevo / Repertorio dei siti e delle emergenze architettoniche (con una introduzione di Pina Belli D’Elia) (Anna Conte); Maurizio De Giovanni, Buio. Per i Bastardi di Pizzofalcone (Patrizia Grima); Amedeo Feniello, Dalle lacrime di Sybille. Storia degli uomini che inventarono la banca (Valerio Bernardi); Gianrico Carofiglio, Il bordo vertiginoso delle cose (Antonio d’Itollo).

Basta questo lungo novero di contributi a dare un’idea della valenza culturale e documentaria di un lavoro da fucina della Scuola “Flacco” di Bari.

Si tratta, dunque, di una pubblicazione veramente ricca di contributi, che testimoniano il coinvolgimento di operatori culturali di tutto rispetto: dal Dirigente scolastico ai docenti della stessa Scuola, a studiosi medievisti, a Professori universitari dell’Ateneo barese. A proposito di quest’ultimo, a pagina 6, nella Presentazione si legge tra l’altro: “La collaborazione di vari illustri accademici è utile a ribadire il radicato legame esistente tra la nostra scuola e l’Ateneo barese, che oggi è rafforzato da progetti e laboratori…”. Ciascuno ha dato il proprio tassello per la realizzazione di un mosaico importante nella storia di una Scuola seria e prestigiosa, che continua a formare giovani leve all’insegna non solo della cultura classica, ma anche della cultura scientifica.

Ogni Quaderno rimarrà, per dirla con Orazio, una sorta di monumentum aere perennius: un documento valido ed imperituro sul cammino della Scuola “Orazio Flacco” con i suoi docenti ed i suoi alunni. Questi ultimi, divenuti uomini e padri, ritroveranno ancora vivi, nelle pagine dei Quaderni, i cari, lontani ricordi degli anni liceali, vere pietre miliari della loro vita.

Mi venga concesso, a questo punto, di esprimere il mio modesto ma sincero plauso a chi tanto lavora per l’attuazione di iniziative come questa: al Dirigente scolastico in primis, che avrà dovuto superare non poche difficoltà di ordine pratico per realizzare questa nobile iniziativa, e a tutti coloro che sono stati attori capaci e silenziosi dal correttore di bozze all’editore, quest’ultimo vero pilastro dell’editoria pugliese.

di Grazia Stella Elia

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