Leggiamo
una nota del sig. Lamacchia consigliere comunale di minoranza che fa sua la
questione monnezza a Trinitapoli, sottraendola a Piccinino e la riporta
all’attenzione dei cittadini che da anni oramai sono stanchi di questi
ragionamenti ondivaghi e improduttivi.
C’è
chi rammenta che nel passato vi sono state grosse battaglie per evitare il porta a porta rispetto al cassonetto e
proprio il Lamacchia, ferreo sostenitore del porta a porta quando era
sostenitore del sindaco Di Gennaro. Il porta a porta riviene dall’amministrazione DI
GENNARO quando, appunto, Lamacchia era consigliere di maggioranza e le spese
sono lievitate al massimo proprio per quella scelta dovuta anche nel rispetto
degli indirizzi regionali a guida centro-sinistra.
Reo
confesso quando afferma che “ è noto a tutti che il sistema di raccolta della
Nettezza Urbana “porta a porta”
costa di più rispetto al sistema tradizionale dei cassonetti, perché
raccogliere singoli sacchetti di rifiuti richiede più tempo e più operatori. I
costi vengono compensati dice il consigliere Lamacchia dall’eliminazione del
costo per lo svuotamento del cassonetto…..dovrebbe avere il buon senso di
spiegare come avviene questo risparmio.
Diventa
palese la non conoscenza dell’argomento e soprattutto della demagogica devianza che si vuol dare al
problema allorquando si insinua un
paragone improponibile. Trinitapoli è il Comune che paga meno
dell’intera BAT ed è il più pulito. Ignora qualcuno, che
a San Ferdinando il costo è uguale se non qualche migliaia di euro in più non
appena applicheranno l’IVA e
che a Margherita è diventato insostenibile il servizio della Nettezza Urbana e
il costo, che fu affidato tramite appalto, ad una Ditta l’Ecologica Pugliese
tocca i duemila euro. Paragoni senza una logica e senza un costrutto in quanto
non si può fare paragone tra un comune e l’altro. Va calcolata la differenza di
abitanti, il numero delle strade, gli esercizi pubblici, la spiaggia, il flusso
di turisti, i centri di raccolta, il numero degli utenti da servire ecc. ecc.
E’ diventata una latenza quella di rammentare che le maggior responsabilità di
un dissesto annunciato ricade su chi ha gestito la cosa pubblica spendendo e
spandendo il danaro pubblico. Si la
colpa è stata di chi ha gestito la cosa pubblica da sindaco ed ha indirizzato
per quei debiti, per quei mutui, per quelle spese, per quegli affidamenti, per
quelle convenzioni che pesano e peseranno sui cittadini per molti anni.
Tutte quelle somme spese
senza alcun rispetto per i cittadini e per le altre forze politiche che hanno
sempre contestalo e combattuto anche se oggi vegetano insieme usando una
politica di opposizione da basso fondo. La Rinascita
Trinitapolese ha sanato, sta uscendo dal tunnel e darà vita, con le
opere e il governo serio della Città, ad una crescita civile, economica e
sociale alla Città.
Chi
è abituato a scialacquare parole , incongruenze imparasse ad amministrare in proprio e poi
pensare di poter governare una Città è una questione di
capacità amministrativa, politica e culturale.
Alla
popolazione che ha trovato la persona giusta per risanare Trinitapoli da questa
mala gestione di oltre 40/anni, non possiamo che dire continuate ad aver
fiducia i questo Sindaco e in questi amministratori che hanno avuto la forza di
far RINASCERE TRINITAPOLI con il lavoro, l’onestà, la dignità, il buon senso e
il sacrificio. Tutto il resto è noia.-
IL
RESPONSABILE TERRITORIALE
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