«I livelli di Ostreopsis Ovata (l'alga tossica) misurati dai prelievi dell'Agenzia Regionale sulle coste tra Bisceglie e Molfetta sono i più alti sui 20 siti controllati distribuiti sull'intero territorio della Regione con livelli molto abbondanti sia nelle acque di fondo (misurati 6.318.531 cellule litro) che nelle acque di colonna (misurati 398.140 cellule litro) con fioritura dell'alga e produzione della Palitossina responsabile di malesseri vari tra bagnanti e non (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti)».
A denunciarlo, in una nota, è il Movimento 5 Stelle di Bisceglie che aggiunge: «Si consiglia di limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare e i molluschi. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina. Si consiglia anche di prendere coscienza del problema e affrontare da Cittadini consapevoli le cause della proliferazione e fioritura dell'Ostreopsis Ovata come di altre alghe: sulle coste tra Bisceglie e Molfetta scaricano le acuq di fogna non-depurate di 5 Comuni (Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi) questi scarichi contengono alti livelli di composti azotati e fosforati che sono alla base del nutrimento di ogni forma vegetale, comprese le alghe che proliferano abbondanti (fenomeno dell'eutrofizzazione)».
«Il problema dell'Ostreopsis Ovata - prosegue il comunicato - va affrontato anche con una corretta depurazione delle acque reflue, in modo da permetterne il riutilizzo in agricoltura ed evitare lo scarico di 60.000 tonnellate al giorno di liquami in mare. Alziamo la testa, diciamo no allo sporco affare della condotta sottomarina che servirà solo a nascondere lo scarico illegittimo di fogna concentrata sulle nostre coste, facciamo sentire la nostra voce: i depuratori vanno adeguati e devono funzionare per restituire acque depurate sul suolo e nel mare. L'acqua è una risorsa, non un rifiuto, il mare è la nostra ricchezza, non una discarica».
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