Nella nottata odierna la Polizia di Stato ha eseguito 15 perquisizioni e 2 misure di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione decapitando, di fatto, i vertici di un gruppo criminale attestato nel territorio canosino.
Le indagini, condotte dal Commissariato di P.S. di Canosa di Puglia e dirette dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno preso l’avvio nel marzo del 2014, quando un imprenditore di Canosa ricevette una richiesta estorsiva a mezzo di missiva, seguita da una telefonata sulla sua utenza cellulare da un utente anonimo: “AMICO CARO E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI DARCI UNA MANO PREPARA TRENTAMILA EURO NON PRENDERLA COME UNA ESTORSIONE MA COME UNA ASSICURAZIONE SULLA VITA LASCIA PERDERE CARABINIERI E POLIZIA QUELLI NON SERVONO SE HAI QUALCHE AMICO BUONO CHE TI VUOLE BENE VAI DA LUI POI SAPPIAMO COME RINTRACCIARLO. PENSACI PERCHÉ LA VITA è BELLA E TU SAI GODERTELA TI E’ RIMASTA SOLO TUA MADRE ED E’ UN PECCATO LASCIARLA SOLA SE VAI DAI CARABINIERI NON RISOLVI NIENTE CREI SOLO PROBLEMI A VITA A CHI VUOI BENE A TE E A QUELLA POVERETTA DI TUA MADRE. LA VITA NON HA PREZZO, PENSA SOLO A PREPARARE I SOLDI NON FARE LO STUPIDO PERCHE’ SAPPIAMO COME TI MUOVI HAI UNA SETTIMANA DI TEMPO”.
Gli inquirenti avrebbero accertato che il gruppo criminale agisce formulando delle richieste estorsive volte ad ottenere da un operatore economico il pagamento periodico di una certa somma di denaro in cambio dell’offerta di protezione da una serie d’intimidazioni che, in realtà, è lo stesso proponente a mettere in atto.
Le minacce sono graduate, a seconda della minore o maggiore resistenza della vittima, e puntano a impaurirla facendole capire quanto sia insicura e in pericolo. In un secondo momento, è lo stesso estorsore a manifestarsi chiaramente per offrire protezione. Le ipotesi investigative formulate e le prove raccolte hanno permesso di eseguire due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di C. S., alias “Caccnid”, 23enne nato a Canosa di Puglia, e C. C. D., alias “Gesù” 32enne nato Canosa di Puglia.
L’imponente operazione di polizia, alla quale ha collaborato personale della Questura, della Squadra Mobile di Bari, dei Commissariati di Andria, Barletta, Bitonto, Corato, Gravina, Monopoli, e Trani, del Reparto Volo di Bari e di unità cinofile antidroga ed antiesplosivo nonché della Polizia Scientifica, ha anche permesso di effettuare 15 perquisizioni locali per la ricerca di armi nei confronti di altrettanti appartenenti al sodalizio criminale. Nel corso dell’operazione è stata rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente e materiale per il confezionamento della stessa.
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