Le
inconsistenti giustificazioni dell’assessore Facciolongo sulla desertificazione
dell’estate canosina certificano, ove ancora necessario, l’incapacità
dell’amministrazione comunale di centro-sinistra a guida La Salvia capace di
navigare a vista senza obiettivi e programmazione.
Nonostante questa amministrazione
sia quasi a metà del proprio mandato elettorale di fronte all’ennesimo
fallimento non trova di meglio che mandare l’uomo più rappresentativo della
giunta, l’assessore Facciolongo allo sbaraglio di fronte alla città incredula.
Così l’incapacità di reperire
risorse, per eventi programmabili almeno 12 mesi prima, perché Lasalvia
dovrebbe sapere che l’estate giunge ogni anno, viene camuffata con la necessità
di pagare debiti rivenienti dal passato, quasi fosse la prima volta per un
amministratore pubblico che per continuità amministrativa onora gli impegni.
Nella seconda amministrazione
Ventola non ho avuto alcun ruolo e quindi non ho obbligo di difesa, ma è pur
vero che il sottoscritto ha avuto l’onore di presiedere l’assessorato al
Bilancio e programmazione economica dal 2002 al 2007 ed in quegli anni abbiamo
dovuto pagare debiti fuori bilancio per quasi 3 milioni e 600mila euro
rivenienti dalle passate amministrazioni senza piangere miseria o peggio ancora
mettere le mani in tasca ai cittadini.
Anzi proprio durante quei 5 anni
abbiamo diminuito la tassazione comunale come l’ICI, abbiamo ristrutturato le
piazze più importanti di Canosa (Canosa alta, Terme, Ferrara), asfaltato
chilometri di strade cittadine, abbiamo sostenuto economicamente i giovani
universitari canosini fuori sede (affitti e computer) acquistato il Teatro ex
D’ambra, rifatto l’impianto di illuminazione di strade centrali e del rione
castello, finanziato il lavori della fogna bianca in zone della città
totalmente sprovviste, riqualificato immobili di proprietà comunale come
l’ufficio postale nel quartiere S. Teresa e Piazza Galluppi per fare solo
alcuni esempi eppure l’estate canosina si è svolta ogni anno regolarmente in
crescendo di presenze.
Come abbiamo fatto durante quei
primi 5 anni? Semplice, siamo stati creativi nel reperire risorse da operazioni
finanziare tutte chiuse positivamente (swap e boc) ed attivi nella ricerca dei
finanziamenti dai bandi regionali, ministeriali ed europei ma abbiamo
collaborato anche con gli imprenditori e commerciati canosini programmando in
tempo utile le azioni fattibili per rendere Canosa attrattiva e non un landa desolata.
Non rimane agli esercenti
canosini che organizzarsi per supplire laddove il pubblico non è stato capace e
conoscendo i gestori dei locali pubblici di Canosa non si farà attendere la
loro concreta risposta.
Il tempo è stato tiranno anche per il Sindaco La
salvia che tra pianti e assenze non si è accorto che a metà del suo mandato
anche lui ha ormai un passato dal quale non può sfuggire ma soprattutto
dovrebbe accorgersi che per le intenzioni dei suoi stessi alleati, oltre che
dei cittadini, non ha più un futuro ovviamente amministrativo.

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