Era il 30 giungo del 2010 quando
veniva affidato l'incarico professionale ad un ingegnere andriese per la
coodirezione dei lavori, misura e contabilità relativa ai “Lavori di recupero e riqualificazione della Villa Comunale”. Con
determinazione dirigenziale n. 144 del 26 gennaio 2012 l’amministrazione
Giorgino procedeva alla liquidazione del 1° acconto a favore dell'ingegnere e
con determinazione dirigenziale n. 991 del 21 marzo 2013 procedeva alla
liquidazione del saldo a favore del professionista andriese.
Arriviamo alla determinazione
dirigenziale n.1715 del 06 maggio 2014, con cui l’amministrazione procede alla rideterminazione delle competenze
professionali e con determinazione dirigenziale n. 1773 del 07 maggio dell’anno
in corso viene rideterminato l'onorario dello stesso ingegnere che provvedeva,
in data 8 maggio ’14, a fatturare al Comune la maggiorazione del compenso
professionale, per complessive € 72.515,34 compreso di IVA e contributi
previdenziali.
Il Comune di Andria ha, quindi, proceduto ad ordinare, al
settore Finanziario, di liquidare e pagare in favore del professionista in
questione la somma complessiva di oltre 70mila euro.
Una rideterminazione, però, che
l’amministrazione Giorgino non ha provveduto a rendere comprensibile. Nessuna
motivazione. In un periodo di crisi economica, le casse comunali rischiano il
dissesto finanziario e l’amministrazione pensa a rideterminare compensi per
prestazioni professionali di cui non si conosce la necessità. La gestione
oculata delle risorse finanziarie è, evidentemente, una cosa che non riguarda
questa amministrazione che, da quasi cinque anni, continua a lasciare sempre
ampio margine nelle rideterminazioni e nella gestione dell’erogazione di
compensi per consulenze professionali che, anche da bilancio, diventa difficile
decifrare se non si conosce il “giorginese”.
Sull’argomento, il Partito
Democratico presenterà un’interpellanza da discutere in Consiglio Comunale.
La coordinatrice
cittadina
Maria Carbone
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