Dopo aver denunciato l’ulteriore salasso fiscale,
indiscriminato, ingiusto, in danno dei cittadini e finalizzato solo a mantenere
l’agonia di una politica ormai consumata il PD, dopo aver esaminato le proposte
di delibera e l’assenza della proposta relativa alla TARI, fondamentale per
analizzare il carico fiscale complessivo sui cittadini e sulle case, tramite il
suo capogruppo Consiliare, il dott. Lorenzo Marchio, ha già portato la
questione all’attenzione della 1° Commissione Consiliare Permanente "delle
Istituzioni" e si appresta a portare all’attenzione del consiglio comunale,
quanto rilevato:
1. La proposta relativa alla TASI contiene la previsione di
gettito per il 2014, mentre manca la previsione per IMU e TARI;
2. Le proposte sono immotivate perché la mancanza di
previsione di gettito totale, e il mancato inquadramento nel bilancio di
previsione non consentono di motivare il perché dell’ammontare globale del
tributo e della aliquota applicata;
3. Il gettito previsto per la TASI – 6.577.000 - è superiore all’IMU sulla prima casa
incassata nel 2012 – 5.516.000 – e al rimborso dello stato per il 2013 –
2.906.916, e quindi si tratta di netto incremento del carico fiscale;
4. La proposta TASI non opera nessuna scelta di
redistribuzione del carico fiscale, rinunciando a quanto previsto dalla legge
per differenziare in base alle persone che occupano l’abitazione, ai servizi,
agli studenti che risiedono fuori, ecc. ecc.
5. Nella previsione dei costi da ricoprire sono contenuti:
- Costi
che non rappresentano servizi indivisibili
(servizi manutenzione impianti sportivi, ecc,. ecc.) per euro 798.000;
- Costi
di manutenzione strade e uffici pubblichi che non corrispondono alla qualità
percepita degli interventi, e che devono subire una revisione e
razionalizzazione;
Il PD propone di approvare in
consiglio comunale i seguenti punti:
1. Le delibere relative ai tributi e alle aliquote devono essere
approvate contestualmente, in modo da verificare e motivare il gettito fiscale
complessivo.
2. Il totale della TASI, fermo restante il punto 1, deve
coincidere al massimo con le entrate che è destinata a sostituire, quindi con
il contributo statale del 2013, o al massimo e motivatamente, con il gettito
IMU 2012 per la prima casa. Si deve quindi diminuire l’aliquota proposta almeno
all’uno per mille.
3. L’ammontare dei costi dei servizi deve essere rivisto
escludendo i servizi non indivisibili e razionalizzando la previsione per le
manutenzioni.
4. Visto che il presupposto del tributo TASI non è di natura
patrimoniale, devono essere introdotti i criteri redistributivi previsti dalla
legge – comma 679 del Decreto – in particolare apportando correttivi per le
abitazioni con unico occupante, e correttivi per gli studenti e quanto per
motivi di studio o di lavoro risiedono di fatto in altra città, la
partecipazione al tributo da parte di chi detiene in fitto le abitazioni, la
capacità contributiva della famiglia.
5. Si dovrebbe applicare una riduzione della aliquota IMU
sugli altri immobili in corrispondenza con previsione di riduzione di spese.
6. Si dovrebbe effettuare una revisione della base
finanziaria per la TARI, apportando le variazioni al costo del servizio e alle
entrate, così come indicate dalla
petizione popolare per la revisione delle aliquote TARSU 2013.
La segretaria
Maria Carbone
Capogruppo consiliare
PD
dott. Lorenzo Marchio Rossi
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