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martedì 9 settembre 2014

ANDRIA : TASI, IMU e TARI… il salasso fiscale all'attenzione del consiglio comunale

Dopo aver  denunciato l’ulteriore salasso fiscale, indiscriminato, ingiusto, in danno dei cittadini e finalizzato solo a mantenere l’agonia di una politica ormai consumata il PD, dopo aver esaminato le proposte di delibera e l’assenza della proposta relativa alla TARI, fondamentale per analizzare il carico fiscale complessivo sui cittadini e sulle case, tramite il suo capogruppo Consiliare, il dott. Lorenzo Marchio, ha già portato la questione all’attenzione della 1° Commissione Consiliare Permanente "delle Istituzioni" e si appresta a portare all’attenzione del consiglio comunale, quanto rilevato:
1.           La proposta relativa alla TASI contiene la previsione di gettito per il 2014, mentre manca la previsione per IMU e TARI;
2.           Le proposte sono immotivate perché la mancanza di previsione di gettito totale, e il mancato inquadramento nel bilancio di previsione non consentono di motivare il perché dell’ammontare globale del tributo e della aliquota applicata;
3.           Il gettito previsto per la TASI – 6.577.000 -  è superiore all’IMU sulla prima casa incassata nel 2012 – 5.516.000 – e al rimborso dello stato per il 2013 – 2.906.916, e quindi si tratta di netto incremento del carico fiscale;
4.           La proposta TASI non opera nessuna scelta di redistribuzione del carico fiscale, rinunciando a quanto previsto dalla legge per differenziare in base alle persone che occupano l’abitazione, ai servizi, agli studenti che risiedono fuori, ecc. ecc.
5.           Nella previsione dei costi da ricoprire sono contenuti:
-             Costi che non rappresentano servizi indivisibili  (servizi manutenzione impianti sportivi, ecc,. ecc.) per euro 798.000;
-             Costi di manutenzione strade e uffici pubblichi che non corrispondono alla qualità percepita degli interventi, e che devono subire una revisione e razionalizzazione;


Il PD propone di approvare in consiglio comunale i seguenti punti:
1.           Le delibere relative ai tributi e alle aliquote devono essere approvate contestualmente, in modo da verificare e motivare il gettito fiscale complessivo.
2.           Il totale della TASI, fermo restante il punto 1, deve coincidere al massimo con le entrate che è destinata a sostituire, quindi con il contributo statale del 2013, o al massimo e motivatamente, con il gettito IMU 2012 per la prima casa. Si deve quindi diminuire l’aliquota proposta almeno all’uno per mille.
3.           L’ammontare dei costi dei servizi deve essere rivisto escludendo i servizi non indivisibili e razionalizzando la previsione per le manutenzioni.
4.           Visto che il presupposto del tributo TASI non è di natura patrimoniale, devono essere introdotti i criteri redistributivi previsti dalla legge – comma 679 del Decreto – in particolare apportando correttivi per le abitazioni con unico occupante, e correttivi per gli studenti e quanto per motivi di studio o di lavoro risiedono di fatto in altra città, la partecipazione al tributo da parte di chi detiene in fitto le abitazioni, la capacità contributiva della famiglia.
5.           Si dovrebbe applicare una riduzione della aliquota IMU sugli altri immobili in corrispondenza con previsione di riduzione di spese.
6.           Si dovrebbe effettuare una revisione della base finanziaria per la TARI, apportando le variazioni al costo del servizio e alle entrate,  così come indicate dalla petizione popolare per la revisione delle aliquote TARSU 2013.

La segretaria
Maria Carbone
Capogruppo consiliare PD

dott. Lorenzo Marchio Rossi 

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