Da Andria la lunga lotta per il
lavoro, convegno regionale di studi della Cgil
Convegno
di studi della Cgil Bat, il ricordo delle lotte bracciantili a 57 anni dalla morte
di Giuseppe Di Vittorio. Appuntamento venerdì, 7 novembre, a partire dalle ore
9.00, presso la Camera
del lavoro di piazza Di Vittorio.
Erano
gli anni della fame e della disperazione, dove si viveva e si moriva anche solo
per un pezzo si pane. In Puglia il Novecento portò con sé la voglia dei “senza
terra” di alzare la testa, già all’alba del nuovo secolo si creò un autentico
movimento bracciantile che culminò poi nella figura di Giuseppe Di Vittorio. Il
sindacalista di Cerignola, morto il 3 novembre del 1957, si definiva “figlio
del bisogno e della lotta” negli anni delle rivolte, le stesse che sconvolsero
anche la città di Andria e che Antonio Gramsci esaminò in un articolo
pubblicato su “L’Ordine Nuovo” nel dicembre del 1919. Uno dei fondatori del
partito Comunista d’Italia spiegava che “nelle campagne dobbiamo contare
soprattutto sull’azione e sull’appoggio dei
contadini poveri. Essi saranno spinti a muoversi dal bisogno di
risolvere il problema della vita, come ieri i contadini di Andria, dal bisogno
di lottare per il pane, non solo, ma dallo stesso continuo bisogno, dal
pericolo sempre incombente della morte per fame o per piombo”.
Per
ricordare la storia del territorio, le origini del sindacato in Puglia e le
lotte dei braccianti da diversi punti di vista, a pochi giorni dal 57° anniversario
dalla morte di Giuseppe Di Vittorio, la
Cgil di Barletta – Andria – Trani promuove un convegno
regionale di studio “Dalla capitale dei
contadini poveri: la lunga lotta per il lavoro, i diritti e la democrazia”,
in programma venerdì, 7 novembre, a
partire dalle ore 9.00 presso la Camera del lavoro di piazza Giuseppe Di Vittorio
ad Andria.
La
sessione mattutina sarà aperta dall’introduzione del segretario generale della
Cgil Bat, Luigi Antonucci.
Interverranno Vitonicola Di Bari,
già segretario della Camera del lavoro di Andria, il professor Vincenzo Robles, docente di Storia
Contemporanea presso l’Università di Foggia e Luciana Castellina, giornalista, scrittrice e cofondatrice de “Il
Manifesto”.
La
sessione pomeridiana, a partire dalle ore 15.00, sarà aperta dall’intervento di
don Carmine Catalano, sacerdote
della Diocesi di Andria e vice postulatore della causa di beatificazione di
Mons. Giuseppe Di Donna, Vescovo nei difficili anni del secondo dopoguerra. Seguiranno
gli interventi del professor Mario
Spagnoletti, docente di Storia Contemporanea dell’Università di Bari e del
professor Vito Antonio Leuzzi,
storico dell’Ipsaic “Tommaso Fiore”. A concludere l’iniziativa il segretario
generale della Cgil Puglia, Gianni Forte.
“Abbiamo
deciso di organizzare questa giornata di studi – spiega il segretario generale
Cgil Bat, Luigi Antonucci – per
ricordare la nostra storia e provare a ricostruire questa pagina del passato nell’intento
di capire come e perché certi fatti siano accaduti, come vivevano i braccianti
e quale era l’atteggiamento dei grandi proprietari terrieri. Ricordare è sempre
prezioso, perché ci consente, per quello che è possibile, di non ripetere gli
stessi errori. Vogliamo dialogare con storici e studiosi per ricostruire le
vicende guardandole da diverse angolazioni, da quella comunista a quella
cattolica”.
Michela Alicino
Ufficio Stampa Cgil Bat
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