I CITTADINI
ATTENDONO I RIMBORSI E GLI SGRAVI SULLA TASSA RIFIUTI.
Il rinvio al 2015 dell’ecotassa,
richiesto quest’anno dall’A.N.C.I., l'Associazione dei comuni pugliesi, a
carico dei comuni che non hanno raggiunto le previste percentuali di raccolta
differenziata suscitò le proteste e l’indignazione di alcune associazioni,
poche in verità, tra cui la nostra mentre come al solito i politici, di tutti
gli schieramenti presenti nel Palazzo d’Oro barese restarono più o meno in
silenzio, nella maggior parte dei casi.
Lo stesso Governatore della Regione,
Nichi Vendola, aveva ammonito i consiglieri regionali dicendo che “l'entrata in
vigore dell'ecotassa, non era negoziabile” ma è accaduto il contrario quindi
quello del 2014 sarebbe ed è stato il terzo rinvio consecutivo quindi nessuna
penalizzazione per i comuni sporcaccioni, sostenuti dai loro politici locali,
ma anche nessun premio per i comuni virtuosi, come quello di Andria, che
“compensano” con i pezzi di carta e gli attestati di merito, consegnati
direttamente nelle mani dei politici per meriti non loro.
L'Anci cioè quell’associazione di cui
anche Andria fa parte e alla quale paga una sostanziosa quota di adesione,
continuò ad insistere sulla necessità di soprassedere perché, dicevano, non
fossero danneggiati economicamente i cittadini visto che, secondo loro, molti
comuni erano in difficoltà.
Tutto questo, in pratica ha vanificato
per tutti questi anni gli sforzi della città di Andria che nonostante i
risultati ottenuti ha perso incentivi e non ha effettuato gli abbattimenti di
tariffe previsti e promessi.
Ricordiamo che La legge regionale sull’Ecotassa prevede che entro il 30 giugno
dell’anno di riferimento, i Comuni che non hanno raggiunto il 30% di raccolta
differenziata, debbano riuscire ad aumentare le loro performance almeno del 5%
altrimenti sono costretti a pagare di più per portare i rifiuti in discarica.
Ma mentre all’inizio del corrente anno
tutto questo avveniva per la “protesta” dei Sindaci del Salento, oggi quella
che Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, commentando la
decisione del Consiglio Regionale della Puglia, definì inerzie, resistenze
culturali e questioni economiche e noi aggiungiamo “opportunismo politico e
lobbismo” che frenano lo sviluppo della buona prassi della raccolta
differenziata è diventata una battaglia di retroguardia presa in carico da
alcuni Sindaci, questa volta non del Salento ma della nostra terra cioè
appartenenti ai 9 Comuni dell’ATO Rifiuti Ba/2, i quali chiedono
alla Regione Puglia di fissare una nuova percentuale di incremento della
raccolta differenziata, da raggiungere nel prossimo mese di luglio, per evitare
l’aumento dell’ecotassa regionale 2015.
Fin qui poco male ma poiché questo
disagio nel raggiungere le percentuali previste, al punto da volerne modificare
l’entità, lascia facilmente presagire qualcosa di molto probabile, specie in un
contesto elettorale ormai prossimo se non già cominciato da molto tempo, e
poiché quei comuni non virtuosi in Puglia sono tantissimi, si chiederà un
ulteriore proroga dell’ecotassa penalizzando ancora chi come gli andriesi sono
sempre con le mani nell’immondizia a differenziare?
La richiesta di deroga all’incremento
dell’ecotassa, che scatterebbe dal primo gennaio 2015 per quei Comuni che non
saranno in grado di aumentare di almeno 5 punti la percentuale della
differenziata, sulla falsariga di quanto già avvenuto nel 2014, è stata presa a
Bari nel corso dell’assemblea dei sindaci dell’Ambito Territoriale Ottimale Ba/2, del quale fanno parte insieme Bari, Binetto, Bitetto, Bitonto, Bitritto,
Giovinazzo, Modugno, Palo del Colle e Sannicandro di Bari. “La proposta,
se accolta dalla Regione, eviterebbe l'automatica tassazione nel 2015” .
Una vera ulteriore beffa per noi
andriesi che stiamo aspettando da anni il promesso abbattimento della tariffa
che è una delle più alte in generale e che è addirittura il doppio di quella
pagata in altre città dove vengono conseguiti gli stessi risultati e
paradossalmente con la stesa azienda di raccolta.
Intanto si registra che proprio in
quel bacino Ato Ba/2 la raccolta differenziata è tornata addirittura a scendere
sotto i livelli del 2013 a luglio e
ad agosto quindi questi comuni si diano una mossa e gli attuali e futuri
amministratori regionali determinino sin da ora le percentuali di abbattimento
della tassa rifiuti dal 2015 per gli andriesi che non possono ancora restare ad
attendere la concretizzazione delle promesse negli anni tanto ventilate ma che
sinora hanno portato solo aumenti, grossi aumenti dell’imposizione, con
conseguenti proteste dei cittadini e pubbliche delegittimazioni popolari.
Facciano questo, altrimenti niente
voti, neanche per i candidati forestieri che dimostrano solo ora di amare tanto
questa città tipicamente e tradizionalmente amante del forestiero, anche in
politica.
Nel comune di Acquaviva delle Fonti,
l’Amministrazione comunale, tramite l’Assessorato all’Ambiente, ha affisso in
città dei manifesti sui quali si legge: “Con l’impegno dei cittadini, la
raccolta differenziata passa dall’11% al 20% e Acquaviva risparmia circa
150.000 € di ecotassa – GRAZIE!”
In proporzione al numero di abitanti e
alle enormi percentuali di raccolta differenziata raggiunte dal comune di
Andria, quanti premi si devono dare a noi cittadini andriesi? Quanti manifesti
si devono affiggere? Quanto ha risparmiato di ecotassa il comune di Andria?
Tutti quei milioni di euro risparmiati perché non vengono restituiti ai
cittadini, unici protagonisti della buona prassi?
I cittadini attendono, non solo i
manifesti di ringraziamento che comunque non sono neanche ancora arrivati.
Comitato Quartiere Europa
Componente 4^ Consulta Ambientale
della città di Andria
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