“Pisicchio: La nostra opinione?Altro che blu..la bandiera è marrone!”, questo è il testo provocatorio dello striscione affisso nella notte dai militanti di Casapound Italia, per protestare contro l’immobilismo dell’amministrazione comunale nei confronti del problema dell’inquinamento del litorale marittimo barlettano.
“L’ecatombe di tartarughe e di cetacei avvenuta durante tutto il periodo estivo e protratta sino ad ora, è provocata maggiormente dall’inquinamento del nostro mare, ma questo non ha smosso la sensibilità dei componenti dell’amministrazione comunale, che hanno deciso di glissare sull’argomento per manifesto termine stagionale” è quanto dichiara Andrea Cortellino, referente locale di Casapound Italia.
“A stupirci maggiormente – continua il referente di CPI – e a suonare grottesche, vista la situazione attuale, sono le parole pronunciate un anno fa da Irene Pisicchio, Assessore alle Politiche della Sostenibilità Ambientale, la quale inseriva tra i progetti del suo mandato il conferimento della Bandiera Blu per il nostro litorale. Il riconoscimento è attribuito ai Comuni con le spiagge e le acque più curate: una combinazione di attributi che la città di Barletta è lontana dal possedere, a causa dell’indolenza dell’amministrazione comunale. Per questo motivo abbiamo deciso di conferire simbolicamente la bandiera marrone al nostro mare”.
“Nonostante la stagione “balneare”, tra divieti di balneazione e acque insalubri, sia terminata – conclude Andrea Cortellino – l’incresciosa piaga dell’inquinamento che interesse il mare di Barletta non può essere archiviata, bensì deve trovare tempestiva risoluzione nell’interesse della salute dei nostri concittadini e dell’ecosistema”.
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