Il
centro sinistra trinitapolese sotto la spinta propositiva della segreteria del
PD locale, prova a riunirsi.
Lunedì 13 Novembre presso la sede
degli ex DS, si è tenuta una riunione, che ha tutto il potenziale, per essere
un punto di svolta, nella storia politica locale.
Uno
di fronte all'altro per la prima volta in maniera pacata e rilassata, si sono
incontrate tutte quelle anime che dal 2007 ad oggi, si sono scontrate
politicamente, senza esclusioni di colpi all'interno del centro-sinistra e soprattutto
all'interno del PD.
L’incontro
è stato organizzato dalla segretaria del circolo locale Maria Andriano e dal
consigliere comunale Pasquale Lamacchia, con la partecipazione e mediazione del
vice-segretario regionale del PD, Assuntela Messina. Gli invitati ad
intraprendere questo nuovo percorso sono l’ex presidente del consiglio Giacomo
Triglione con il suo gruppo, il comitato per Renzi rappresentato da Giuditta Giannattasio,
il Laboratorio di Idee e semplici cittadini e commercianti.
La
proposta politica del segretario Maria Andriano è semplice e chiara : “ Mettiamo da parte tutte le beghe del
passato. Errori c’è ne sono stati da entrambi i lati e cerchiamo di ricostruire
un unità di intendi all'interno del Partito Democratico che ci consenta di
proporre a Trinitapoli una alternativa a questo centro-destra. A questa
maggioranza di centro-destra deve essere chiaro, che governa dal 2011, solo
grazie alle nostre divisioni.”
Ecco
appunto verrebbe da dire, le divisioni !
Tutti, ma proprio tutti i presenti hanno concordato, che bisogna voltare pagina, mettere al
primo posto gli interessi del paese e trovare una sintesi, senza personalismi
spiccioli.
A
questo proposito l’incontro si chiude con il proposito di scrivere nuove regole
di convivenza all'interno del PD, che consenta di costruire una casa comune,
all'interno del PD. La quale ospiti tutte le anime democratiche, che si rivedono, in
un progetto politico, da costruire, per la città di Trinitapoli.
Questa
la cronaca dell’incontro, molto riassuntiva, ma assolutamente veritiera. Come
in ogni incontro politico ci sono cose che non potremmo raccontarvi, perché ci
danneggerebbero, oppure cose che vorremmo raccontarvi, ma che dovremmo evitare ,per
non perdere questo momento di pace.
Pace..... questa parola è stata la vera assente, da questo incontro riconciliatore ma non
chiarificatore. Per ottenere la pace e non una tregua, c'è bisogno di chiarirsi e non di sopportarsi. Questo non servirebbe a nessuno.
Ascoltare
l’ex Assessore Rosanna Izzillo (revocata dal sindaco Di Gennaro), dire “ Maria non è tanto “facile” ( o possibile),
dire : tutti abbiamo sbagliato, scordiamoci il passato", è un pugno nello stomaco. Lei ha ragione, lo sappiamo tutti i presenti, ma la voglia di pace ci fa desistere dal dargli ragione.
Come
anche ascoltare semplici ex-militanti del PD dire : “ Ci avete messo alla porta, ora ci dite che dobbiamo stare insieme,
che modi sono questi ?”
Quello che vogliamo dire a tutti i cittadini di trinitapoli non sono le cose che si sono dette, ma le cose che non si sono potute dire, per pudore o per paura di rovinare tutto. Perchè c'è voglia di riunirsi e fare politica per la gente, ma non
possiamo non dire queste cose alla gente. Infatti per credere a questa idea di progetto
politico unitario, per il bene comune, la gente, ha bisogno di sapere, almeno una parte della verità.
Perché
il centro-sinistra si è diviso ? Perché il centro-destra ha vinto ? E, perché tutto
questo rancore, non solo tra gli ex DS e l’attuale dirigenza del PD, ma anche
con tutte le componenti esterne al PD che si rivedono nel centro-sinistra ?
La
risposta non vuole essere assoluta, ma può essere considerata parzialmente
ragionevole da una mente intellettualmente onesta, di questa brutta storia, fatta anche, di vendette e ripicche politiche. Infatti, basta con la storia, che c’è stata una guerra tra una parte del PD, che ha governato il comune fino
al 2011, ed un’altra, gli ex-DS. Non è successo, solo questo.
Una possibile
verità, è che c’è stata una scelta politica lucida e cosciente dell’attuale
dirigenza del PD, nel escludere, se non cacciare dall'area decisionale, all'inizio gli ex-DS ed in seguito chiunque, non la pensasse come loro.
In pochi,
hanno deciso, con estrema risolutezza e io aggiungerei cattiveria politica, non
solo l’espulsione del “famigerato gruppo di Barisciano” dal PD, ma anche l’esclusione
o l’isolamento, diretto e indiretto, di chiunque, non la pensasse come
loro o si permettesse di criticare la loro visione politica, sia all'interno
del PD che all'interno del centro-sinistra.
Sentire
da esponenti della segreteria la frase : “Tutti
abbiamo sbagliato” è offensivo sia nei confronti di chi ascolta oggi, dopo aver subito fino a ieri, sia nei
confronti della storia politica, di un paese civile, quale Trinitapoli è.
Aldilà
delle riappacificazioni, si dovrà discutere in base a questa presunta verità, delle
regole di convivenza e di partecipazione che verranno applicate all'interno di
questo nuovo PD, che si vuole creare.
Mai
più, si dovrebbero, emarginare le menti propositive solo perché la pensano
diversamente da noi. Per essere dei dittatori feroci, non sempre c’è bisogno di
essere aggressivi, a volte basta essere risoluti e spregiudicati, nell'applicare
dei regolamenti alla lettera, in base alla convenienza. Il tutto utilizzando
modi pacati e gentili, così non si dica che siamo maleducati.
Mai
più, si dovranno contrapporre le esigenze ed i bisogni personali, alla linea
politica di un partito che vuole il bene della collettività. E’ giusto avere
delle ambizioni politiche, ma è anche giusto essere realisti. Il potere di
rappresentanza è dato dal consenso che si riceve dalla gente. Non dal potere
di escludere il prossimo a piacimento.
Mai
più, si dovrà utilizzare il politichese, per escludere tutte le componenti della
società civile dalle scelte politico-amministrative, che riguardano il comune di
Trinitapoli. Se non si discute all'interno del partito delle scelte politiche
portate dell’opposizione in consiglio comunale, è da pazzi, oltre che da incivili,
chiedere l’appoggio degli iscritti e quindi, ai cittadini. Giusto per essere
chiari : “ Se tu te la canti , tu te la devi
suonare”.
Infatti, è inspiegabile, capire, perché l’opposizione spadroneggia in consiglio comunale, ma
ottiene un completo disinteresse, all'esterno di esso, sopratutto, dai simpatizzanti di
centro-sinistra.
Mai
più, dovrà essere offesa la dignità personale, cacciando direttamente o
indirettamente ( escludendoli dalle riunioni o dalle decisioni), tutti gli
iscritti, che si macchino della colpa, di non pensarla esattamente come noi.
Idee diverse ma convergenti, sono una risorsa da sfruttare. Non voci da soffocare, nell'acido della censura.
Le “menti” del centro-sinistra, sono senza dubbio e senza peccare
di presunzione, tra le migliori, che si possono trovare a Trinitapoli. Perché non sfruttarle appieno ?
Se
nella proposta di riconciliazione c’è la consapevolezza che in passato, sono
stati fatti non solo piccoli errori venali, ma vere e proprie epurazioni di
stampo stalinista. Si potrà accettare delle regole democratiche semplici, che garantiranno,
tutta l’assemblea costituente, per dar luce, ad un nuovo Partito veramente Democratico a
Trinitapoli.
Nessun commento:
Posta un commento