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News dalle Città della BAT

mercoledì 12 novembre 2014

TRINITAPOLI : Il centro-sinistra prova a riunirsi sotto l’ombrello del PD. Con regole nuove. E mai più, purghe staliniste !

Il centro sinistra trinitapolese sotto la spinta propositiva della segreteria del PD locale, prova a riunirsi. 
Lunedì 13 Novembre presso la sede degli ex DS, si è tenuta una riunione, che ha tutto il potenziale, per essere un punto di svolta, nella storia politica locale.
Uno di fronte all'altro per la prima volta in maniera pacata e rilassata, si sono incontrate tutte quelle anime che dal 2007 ad oggi, si sono scontrate politicamente, senza esclusioni di colpi all'interno del centro-sinistra e soprattutto all'interno del PD.

L’incontro è stato organizzato dalla segretaria del circolo locale Maria Andriano e dal consigliere comunale Pasquale Lamacchia, con la partecipazione e mediazione del vice-segretario regionale del PD, Assuntela Messina. Gli invitati ad intraprendere questo nuovo percorso sono l’ex presidente del consiglio Giacomo Triglione con il suo gruppo, il comitato per Renzi rappresentato da Giuditta Giannattasio, il Laboratorio di Idee e semplici cittadini e commercianti.

La proposta politica del segretario Maria Andriano è semplice e chiara : “ Mettiamo da parte tutte le beghe del passato. Errori c’è ne sono stati da entrambi i lati e cerchiamo di ricostruire un unità di intendi all'interno del Partito Democratico che ci consenta di proporre a Trinitapoli una alternativa a questo centro-destra. A questa maggioranza di centro-destra deve essere chiaro, che governa dal 2011, solo grazie alle nostre divisioni.”

Ecco appunto verrebbe da dire, le divisioni !

Tutti, ma proprio tutti i presenti hanno concordato, che bisogna voltare pagina, mettere al primo posto gli interessi del paese e trovare una sintesi, senza personalismi spiccioli.
A questo proposito l’incontro si chiude con il proposito di scrivere nuove regole di convivenza all'interno del PD, che consenta di costruire una casa comune, all'interno del PD. La quale ospiti tutte le anime democratiche, che si rivedono, in un progetto politico, da costruire, per la città di Trinitapoli.

Questa la cronaca dell’incontro, molto riassuntiva, ma assolutamente veritiera. Come in ogni incontro politico ci sono cose che non potremmo raccontarvi, perché ci danneggerebbero, oppure cose che vorremmo raccontarvi, ma che dovremmo evitare ,per non perdere questo momento di pace.

Pace..... questa parola è stata la vera assente, da questo incontro riconciliatore ma non chiarificatore. Per ottenere la pace e non una tregua, c'è bisogno di chiarirsi e non di sopportarsi. Questo non servirebbe a nessuno.

Ascoltare l’ex Assessore Rosanna Izzillo (revocata dal sindaco Di Gennaro), dire “ Maria non è tanto “facile” ( o possibile), dire : tutti abbiamo sbagliato, scordiamoci il passato", è un pugno nello stomaco. Lei ha ragione, lo sappiamo tutti i presenti, ma la voglia di pace ci fa desistere dal dargli ragione.
Come anche ascoltare semplici ex-militanti del PD dire : “ Ci avete messo alla porta, ora ci dite che dobbiamo stare insieme, che modi sono questi ?”
Quello che vogliamo dire a tutti i cittadini di trinitapoli non sono le cose che si sono dette, ma le cose che non si sono potute dire, per pudore o per paura di rovinare tutto. Perchè c'è voglia di riunirsi e fare politica per la gente, ma non possiamo non dire queste cose alla gente. Infatti per credere a questa idea di progetto politico unitario, per il bene comune, la gente, ha bisogno di sapere, almeno una parte della verità.

Perché il centro-sinistra si è diviso ? Perché il centro-destra ha vinto ? E, perché tutto questo rancore, non solo tra gli ex DS e l’attuale dirigenza del PD, ma anche con tutte le componenti esterne al PD che si rivedono nel centro-sinistra ?

La risposta non vuole essere assoluta, ma può essere considerata parzialmente ragionevole da una mente intellettualmente onesta, di questa brutta storia, fatta anche, di vendette e ripicche politiche. Infatti, basta con la storia, che c’è stata una guerra tra una parte del PD, che ha governato il comune fino al 2011, ed un’altra, gli ex-DS. Non è successo, solo questo.
Una possibile verità, è che c’è stata una scelta politica lucida e cosciente dell’attuale dirigenza del PD, nel escludere, se non cacciare dall'area decisionale, all'inizio gli ex-DS ed in seguito chiunque, non la pensasse come loro.
In pochi, hanno deciso, con estrema risolutezza e io aggiungerei cattiveria politica, non solo l’espulsione del “famigerato gruppo di Barisciano” dal PD, ma anche l’esclusione o l’isolamento, diretto e indiretto, di chiunque, non la pensasse come loro o si permettesse di criticare la loro visione politica, sia all'interno del PD che all'interno del centro-sinistra.
Sentire da esponenti della segreteria la frase : “Tutti abbiamo sbagliato” è offensivo sia nei confronti di chi ascolta oggi, dopo aver subito fino a ieri, sia nei confronti della storia politica, di un paese civile, quale Trinitapoli è.
Aldilà delle riappacificazioni, si dovrà discutere in base a questa presunta verità, delle regole di convivenza e di partecipazione che verranno applicate all'interno di questo nuovo PD, che si vuole creare.

Mai più, si dovrebbero, emarginare le menti propositive solo perché la pensano diversamente da noi. Per essere dei dittatori feroci, non sempre c’è bisogno di essere aggressivi, a volte basta essere risoluti e spregiudicati, nell'applicare dei regolamenti alla lettera, in base alla convenienza. Il tutto utilizzando modi pacati e gentili, così non si dica che siamo maleducati.
Mai più, si dovranno contrapporre le esigenze ed i bisogni personali, alla linea politica di un partito che vuole il bene della collettività. E’ giusto avere delle ambizioni politiche, ma è anche giusto essere realisti. Il potere di rappresentanza è dato dal consenso che si riceve dalla gente. Non dal potere di escludere il prossimo a piacimento.
Mai più, si dovrà utilizzare il politichese, per escludere tutte le componenti della società civile dalle scelte politico-amministrative, che riguardano il comune di Trinitapoli. Se non si discute all'interno del partito delle scelte politiche portate dell’opposizione in consiglio comunale, è da pazzi, oltre che da incivili, chiedere l’appoggio degli iscritti e quindi, ai cittadini. Giusto per essere chiari : “ Se tu te la canti , tu te la devi suonare”.
Infatti, è inspiegabile, capire, perché l’opposizione spadroneggia in consiglio comunale, ma ottiene un completo disinteresse, all'esterno di esso, sopratutto, dai simpatizzanti di centro-sinistra.
Mai più, dovrà essere offesa la dignità personale, cacciando direttamente o indirettamente ( escludendoli dalle riunioni o dalle decisioni), tutti gli iscritti, che si macchino della colpa, di non pensarla esattamente come noi. Idee diverse ma convergenti, sono una risorsa da sfruttare. Non voci da soffocare, nell'acido della censura. 
Le “menti” del centro-sinistra, sono senza dubbio e senza peccare di presunzione, tra le migliori, che si possono trovare a Trinitapoli. Perché non sfruttarle appieno ?


Se nella proposta di riconciliazione c’è la consapevolezza che in passato, sono stati fatti non solo piccoli errori venali, ma vere e proprie epurazioni di stampo stalinista. Si potrà accettare delle regole democratiche semplici, che garantiranno, tutta l’assemblea costituente, per dar luce, ad un nuovo Partito veramente Democratico a Trinitapoli.

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