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News dalle Città della BAT

giovedì 11 dicembre 2014

ANDRIA : QUELL'ASSURDA TASSA ANCHE SULLE IMPRESE MORTE.

50 EURO PER UNA SEMPLICE CESSAZIONE DI ATTIVITA’.
LA NOSTRA RICHIESTA DI ABOLIZIONE DEL 13 GENNAIO SCORSO, SENZA RISPOSTA. PARE NE STIANO ANCORA DISCUTENDO.

Contro la Deliberazione della Giunta Comunale n. 270 dell’8 novembre 2013 avevamo scritto al Sindaco, alla Dirigente del Settore Risorse Finanziarie, al Funzionario Responsabile del Servizio Risorse Economiche ed al Segretario della 3^ Consulta comunale affinché fosse revisionata mediante la soppressione di alcune voci di entrate che colpivano e colpiscono pesantemente le piccole imprese in fortissima crisi e a rischio estinzione. Con quella deliberazione venivano determinate le tariffe per l’anno 2013 (ma ancora vigenti nel corrente anno), da applicarsi ai servizi pubblici a domanda individuale. Un’operazione puramente “finanziaria” sganciata da qualsiasi intervento in termini di servizio reso alle imprese visto che le pratiche vengono già istruite alla fonte, vengono consegnate a mano (ancora a mano!?) all’Ufficio Protocollo e quindi l’intervento degli uffici comunali semmai è stato ampiamente ridotto rispetto al passato, pur restando invariato l’elevatissimo numero di personale addetto al Settore, in quanto nei casi di inizio di attività non è più neanche previsto il rilascio dell’autorizzazione amministrativa.
Diritti di Segreteria quindi camuffati da balzello per far cassa ai danni delle piccolissime imprese che non possono neanche più permettersi di chiudere perché, ad Andria, costa tanto anche morire.
E’ il caso di Maria, giovane imprenditrice andriese che ha dovuto chiudere la propria attività di commercio di frutta e verdura dopo soli due mesi dall’avvio a causa di una concorrenza sleale e sfrenata praticata dal dilagante fenomeno dell’abusivismo commerciale, quello che ci fa ammalare anche di cancro perché vende la frutta e la verdura sull’asfalto sotto i tubi di scarico dei veicoli a motore inquinanti e delle vendite incontrollate ma anche a causa di una crisi profonda che sta ingenerando un clima di fortissima tensione anche tra le Categorie stesse con ricavi ridotti ai minimi storici a causa del calo delle vendite e della disseminazione eccessiva del commercio in assenza di qualsiasi minima forma di programmazione economica e strategica nella città di Andria.
Pagare 50 euro per Diritti di Segreteria che gravano “sulle imprese morte” è un oltraggio quindi una misura deplorevole che mina ancor di più il già fragilissimo equilibrio tra il mondo istituzionale e le imprese quindi i cittadini. Un rapporto sempre tanto strano al punto che nonostante tutto anche nei prossimi mesi saranno tantissimi i fantocci che assurgeranno a difensori delle Categorie avendole completamente abbandonate e trascurate in questi lunghi e vani anni.
Non sappiamo quanto ancora durerà la discussione sulla nostra richiesta di soppressione di quel balzello così come crediamo che non aver dato sinora una risposta ufficiale sia un gravissimo atto di omissione perseguibile per legge ma sappiamo per certo che in tutti questi lunghi mesi dalla nostra richiesta, di imprese ad Andria ne sono morte tante e le Maria deluse sono molte di più.
Recuperare quelle anime tradite sarà difficile quindi facciano con comodo, ci sono ancora lunghi mesi davanti per prendere l’attesa decisione. Le Imprese muoiono ma il Paradiso può attendere!
In soli 11 mesi “vendute” undicimila marche da parte dell’Ufficio Economato di Andria. Un bell’affare pagato dai contribuenti.
                                                                                                                        
                                                                                                                             Il Presidente
UNIMPRESA BAT

              Savino Montaruli

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