Chiuso un 2014 positivo con il salto nell'olimpo del volley
regionale
E' stato un 2014 positivo e senza
rimpianti nella quale l'Audax Volley Andria ha prima concluso un campionato
quasi perfetto di serie D e poi è giunta nell'olimpo del volley regionale
femminile con il ripescaggio in serie C. Squadra giovanissima, praticamente
interamente alla prima esperienza in questo delicato torneo con squadre formate
da atlete di altissimo valore e di categorie superiori, e formazione che con in
panchina Elisabetta Cestino ha proseguito il suo percorso di crescita. Solo una
vittoria nelle dieci gare sin qui disputate, tanti parziali equilibrati anche
con formazioni di vertice e diversi i match perso solo per 3 a 1 ad un passo
dai punti. Punti che, tuttavia, non relegano all'ultimo posto la formazione
andriese che invece lotta per uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica
e lo fa con altre tre formazioni tra cui la Primadonna Volley (battuta in
casa), l'Orta Nova (sconfitta in esterna) e l'Asem Volley di Bari ferma a quota
2 in classifica e che sabato prossimo sarà di scena al Palasport di Corso
Germania con inizio alle ore 18,30.
Un match importantissimo che
l'Audax vuole disputare al meglio delle proprie possibilità e che è stato
preparato con particolare attenzione nonostante le lunghe festività natalizie.
Prima della sosta, infatti, la squadra di Cestino ha rimediato una sconfitta
per 3 a 0 sul campo del Triggiano, capolista indiscussa di questo torneo con 10
vittorie su 10 gare e soli tre set persi ma particolarmente importante sono
stati i primi due set nei quali le andriesi hanno perfettamente tenuto il campo
perdendo il secondo parziale solo 25-23. Tanta determinazione che servirà,
assieme al pubblico di fede andriese, contro l'Asem Bari che lo scorso anno è
stata la squadra che più ha lottato con le andriesi per il successo finale nel
torneo di serie D. Una sfida che inizierà alle 18,30 nel Palasport di Corso
Germania ad Andria con ingresso libero da via Olanda.
Ufficio Stampa – Audax Volley Andria
Pasquale Stefano Massaro
Nessun commento:
Posta un commento