In questi ultimi giorni si è tornati a parlare dello stato
di abbandono in cui versa la palazzina all’interno della Villa Bonelli,uno dei
simboli storici della nostra città sottratta nei decenni scorsi alla svendita grazie
alla mobilitazione di cittadini e movimenti e che è parte del patrimonio pubblico della città di Barletta.
Proprio la
Palazzina di Villa Bonelli era stata al centro di un “piccolo
caso” durante l’approvazione del bilancio 2013 perché inserita nella delibera
di giunta del piano di valorizzazione e alienazione degli immobili pubblici(che
comprende beni immobili come l’ex anagrafe,l’ex convento S.Andrea,l’ex convento
S.Lucia e numerosi terreni agricoli) e, dopo le numerose proteste, eliminata
dall’elenco degli immobili da svendere insieme all’ex mattatoio destinato alla
realizzazione della nuova caserma dei vigili del fuoco.
Piano delle alienazioni che nel frattempo l’amministrazione
guidata dal Sindaco Cascella ha continuato a portare avanti predisponendo un
regolamento che disciplinerà le procedure di valorizzazione,dismissione e
concessione del patrimonio pubblico della città di Barletta.
Un regolamento che dovrebbe essere approvato dal Consiglio
Comunale e redatto purtroppo senza uno straccio di confronto pubblico dove una
classe politica screditata si arroga il diritto di mettere a profitto beni
comuni di notevole pregio storico e artistico.
Oggi quel piano delle alienazioni ,confermato ed aggiornato,
viene riproposto in allegato al bilancio di previsione 2015,con una piccola
novità visto che la Palazzina di Villa
Bonelli e l’ex mattatoio continuano a far parte dell’elenco degli immobili non
più indisponibili.
Vorremmo capire come mai la Palazzina di Villa
Bonelli continua ad essere inserita all’interno del piano di svendita degli
immobili, se la delibera di giunta del 23 dicembre 2014 doveva aggiornare il
piano delle alienazioni; perché questo non è stato fatto?
Dovremmo forse incominciare a pensare che Villa Bonelli e
l’ex mattatoio non sono mai stati eliminati da quell’elenco.
E’ chiaro il tentativo dell’amministrazione Cascella di
andare avanti spediti verso il proprio obiettivo che è quello di dismettere il
patrimonio pubblico anche a costo di poter sembrare approssimativi e poco
attenti.
In questo progetto è in buona compagnia visto che
l’opposizione di centro-destra condivide in pieno l’idea di privare la
collettività del proprio patrimonio,nonostante gli strali di questi ultimi
giorni del capogruppo di Forza Italia Damiani sul pessimo stato di
conservazione della Palazzina di Villa Bonelli(saremmo curiosi di capire dal
Dott. Damiani come mai villa Bonelli a parole si difende e ad esempio per l’ex
anagrafe di via Cialdini si vota per la svendita).
A questo punto vorremmo
chiedere all’amministrazione Cascella,ai partiti che compongono la sua
coalizione,alla sinistra cosiddetta radicale che pur di governare la città
avvalla qualsiasi provvedimento, come
mai in un città priva di spazi sociali e di servizi,dove la disoccupazione
colpisce duro, le periferie sono in stato di totale abbandono e il patrimonio artistico e storico viene
lasciato andare in malora( caso emblematico Villa Bonelli), degli immobili e
dei terreni potenzialmente in grado di generare lavoro(attraverso processi di
auto recupero,dando in comodato d’uso gratuito i terreni a giovani agricoltori)
e di essere restituiti alla città come patrimonio condiviso, vengano svenduti al
miglior offerente.
Così ancora una volta si fa un regalo a chi ha già deturpato
questa città,dando continuità e nuova linfa a quel processo di privatizzazione
di porzioni del nostro territorio.
-Angelo Dileo
Collettivo EXIT
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