Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Gianluca Grumo, replica alle opposizioni di centrosinistra che puntano il dito contro i rilievi della Corte dei Conti all’attuale Amministrazione rammentando i medesimi trascorsi a carico degli amministratori di centrosinistra nel 2006.
“Capiamo che, a fronte di pochi argomenti sui quali le minoranze possono far leva in campagna elettorale contro l’Amministrazione Giorgino, la questione relativa ai rilievi della Corte dei Conti sta dando un po’ di ossigeno alla frastagliata e disomogenea opposizione di sinistra, grillini compresi – dichiara Grumo- Fa specie che un importante e stimato professionista come l’ex assessore alle finanze Griner, per giustificare politicamente gli errori della sua parte politica, scriva che in fondo il mancato rispetto del patto di stabilità nell’anno 2006, quando il centro-sinistra amministrava la città in modo infelice, è relativamente di poco conto visto che la Corte dei Conti vi dedicò solo n.4 pagine. Insomma per Griner conta il numero di pagine dedicate ad un argomento e non la sostanza delle cose.
Veniamo, allora, a cosa diceva la Corte sul consuntivo 2006 con Sabino Fortunato – attuale candidato del Pd alle primarie del centro-sinistra – da poco dimessosi da assessore alle finanze e con Antonio Griner al suo posto. “I comportamenti e le carenze dell’Amministrazione Comunale, diceva la Corte, possono determinare situazioni di grave irregolarità contabile e rappresentare forti dubbi circa una sana e prudente gestione finanziaria”. Ed allora ci chiediamo se a sinistra non sia il caso che ridimensionino la portata delle accuse rivolte nei confronti dell’attuale Amministrazione, facendo mea culpa.
Anche perché i primi anni 2000 erano gli anni degli enormi trasferimenti statali ed europei agli enti locali e di manifestazioni che costavano ai contribuenti centinaia di migliaia di euro. Ma erano anche gli anni delle prime “cartelle pazze” e di una gestione politico-amministrativa conflittuale con cambi repentini di assessori e dimissioni di sindaci. Oggi, invece, questa Amministrazione ha fatto fronte a situazioni pregresse drammatiche ma senza fare troppo rumore, senza piangersi addosso e senza promuovere azioni di responsabilità verso chi ha causato tecnicamente o consentito politicamente danni economici alla collettività. Lo ha fatto in modo responsabile, nella consapevolezza che bisognava dare alla città di Andria una visione diversa ed omogenea di crescita e di cambiamento.
E nonostante debiti milionari accertati del passato, abbiamo realizzato opere fondamentali ed ammodernato la città anche per coloro che in questi cinque anni non hanno fatto altro che puntare sempre il dito contro ed ergersi a giudici supremi. Non ci siamo tirati indietro ed anzi ci siamo messi in gioco, sempre, mettendo in campo progettualità ed idee innovative in tutti i campi, con risultati sotto gli occhi di tutti.
Avremo la campagna elettorale come momento di confronto, ma fino all’ultimo questa Amministrazione lavorerà per colmare gli errori del passato ed aprire le porte al futuro della città. I cittadini andriesi sanno di chi si possono fidare e di chi no, sanno chi ha amministrato con oculatezza e chi no. E soprattutto sanno riconoscere una buona Amministrazione da una cattiva Amministrazione”.
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