Dichiarava appena 12.800 euro l’anno ma effettuava investimenti finanziari assolutamente sproporzionati. Ammonta infatti a circa 4,5 milioni di euro il patrimonio in beni mobili ed immobili, compresi gli arredi, un complesso aziendale e disponibilità finanziarie sequestrato dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari a un pregiudicato barlettano di 48 anni.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Trani, sezione per le Misure di Prevenzione, su proposta del direttore della Dia in applicazione della legge antimafia, ed ha interessato l’impresa di famiglia, che opera nel campo della produzione di abbigliamento, sette appartamenti, di cui un attico con superattico dotato di ascensore interno e composto di undici locali, un terreno e un lastrico solare, tutti nel comune di Barletta, quattro autovetture, quindici rapporti bancari (per l’importo complessivo di 1.200.000 euro) e il contenuto di due cassette di sicurezza.
Il sequestro eseguito dalla Dia, supportata dall’Arma dei carabinieri di Barletta, segna l’epilogo di una attività investigativa che ha impiegato gli strumenti normativi del Codice Antimafia che permettono di colpire economicamente non solo i presunti appartenenti alle organizzazioni mafiose ma anche coloro che vivono abitualmente di crimini.
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