È una vera e propria Odissea la storia di Castel del Monte. Se avessi tempo, scriverei un volume da mille pagine. Nessun monumento, nessun sito, nessuna città, patrimonio mondiale dell'UNESCO, ha visto e ha vissuto una vicenda così ingarbugliata, contorta, contraddittoria.
Tanto per cominciare partiamo dalle cartoline illustrate degli ultimi cinquant'anni. Una pletora di informazioni spesse volte inesatte o peggio ancora errate o imprecise o contraddittorie fra loro. Non informavano, ma disinformavano. Su alcune cartoline illustrate, l'immagine del bel maniero di Federico II era accompagnata dalla didascalia “Bari”. Informazione quanto mai inaccettabile, che induceva alla falsa convinzione che Castel del Monte fosse nel territorio di Bari. Il che non è affatto vero. In altre cartoline illustrate appariva “Corato”. In altre ancora “Andria” da sola, senza alcuna indicazione della provincia di appartenenza. Ma non finisce qui. Altre cartoline illustrate riportavano una indicazione molto generica come “Puglia”. C'erano in giro altre cartoline ancora con il solo nome “Castel del Monte”. Una vera e propria torre di Babele. Una situazione caotica incredibile. È come se l'indicazione dell'indirizzo di casa propria cambiasse continuamente a seconda dei capricci di chi scrive. Il turista restava molto perplesso. Esterrefatto. Incerto! Insoddisfatto! Per eliminare completamente ogni incertezza la soluzione c'è: riportare la seguente indicazione chiara ed esaustiva: Castel del Monte, Andria (provincia di Barletta-Andria-Trani), Italia. Tutte le altre indicazioni vanno rigorosamente vietate, perchè errate, generiche o fuorvianti.
Andiamo avanti. In Andria, un bel giorno di circa 18 anni fa, l'assessore alla cultura inventò una creatura nuova, un festival dedicato a Castel del Monte. Bella l'idea progettuale, ma brutta la denominazione. Fu dato un nome altisonante, ma anch'esso fuorviante: Festival internazionale Castel dei mondi! Forse per analogia con il Festival internazionale dei due mondi di Spoleto? Che strana, direi sciagurata denominazione! Sarebbe stato più logico e sensato chiamarlo Festival internazionale Castel del Monte – Andria. Chi sulle carte geografiche cercava una località chiamata Castel dei mondi non riusciva a trovarla perchè inesistente. E non la trova neanche oggi, perchè una località con questo nome non c'è né in Italia né in Puglia.
Una città che si vanta di uno dei monumenti più importanti della storia geopolitica d'Italia e d'Europa medievale dovrebbe brillare per conoscenza e per informazioni culturali e turistiche precise ed esaustive. Ma così non è. Il turista, italiano o straniero non fa differenza, che arriva in Andria, incontra mille difficoltà ad avere informazioni adeguate e soddisfacenti.
Quali sono i collegamenti pubblici da Andria a Castel del Monte? Quante corse di andata e quelle di ritorno? Quali sono gli orari di apertura giornaliera? Qual è l'orario invernale? E quello estivo? Quanto costa il biglietto d'ingresso? Quali sono le agevolazioni (per minori, per studenti, per disabili, per ultra sessantacinquenni, ecc.). c'è la Pro Loco, qui in Andria. È vero. C'è anche lo IAT, cioè l'ufficio comunale di informazioni turistiche. Ma gli Andriesi ignorano le risposte a tutte quelle domande. In città dovrebbero esserci tanti pannelli informativi plurilingue, nel centro come in periferia, che possano dare tutte le informazioni a chi arriva da fuori, da ogni parte del mondo, dopo aver percorso centinaia o migliaia di chilometri con la brama di visitare Castel del Monte. È una carenza culturale gravissima! È un vuoto imperdonabile!
Andria non può permettersi codesta situazione nel 3° Millennio. Il secolo della cultura e del turismo!
prof. Riccardo Suriano
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