Il percorso di statalizzazione,
atteso da anni, è finalmente realtà. Nove docenti e quattro unità del personale
ATA saranno assorbiti dallo Stato, alleggerendo la Provincia di una spesa
complessiva di circa 1 milione di euro, ossigeno puro per le tasche dell’ente.
Stamani in Provincia la
conferenza stampa che ha seguito la delibera del Presidente Spina di presa
d’atto dell’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, dello schema di
Decreto del Presidente della Repubblica recante l’autorizzazione al Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ad assumere a tempo
indeterminato, a partire dall’anno scolastico 2015/2016, il personale docente
ed il personale ATA dell’Istituto Tecnico Agrario “Umberto I” di Andria.
Presenti il Presidente della
Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Spina, il Consigliere
regionale ed ex Presidente della Provincia Francesco Ventola, i Consiglieri
regionali Ruggiero Mennea e Sabino Zinni, il Sindaco di Andria Nicola Giorgino
ed una nutrita rappresentanza di docenti e dipendenti del prestigioso istituto
andriese.
«Questo è un momento di festa.
Il successo di una classe dirigente che ha lavorato all’unisono, senza alcuna
divisione di carattere politico, per risolvere un problema atavico per il
nostro territorio - ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta -
Andria - Trani Francesco Spina -. Bisogna dare atto all’amministrazione
precedente, guidata da Francesco Ventola, di aver avviato il lungo e complicato
iter di statalizzazione. Noi abbiamo proseguito e concluso questo percorso, con
la collaborazione dell’Amministrazione comunale andriese e del Consigliere
regionale Ruggiero Mennea, perorando a Roma questa causa che per molti sembrava
impossibile da concretizzare. Uno straordinario lavoro di squadra grazie al
quale oggi non solo diamo certezza e stabilità a questo istituto, ai suoi
docenti, ai dipendenti, agli studenti ed alle loro famiglie, ma soprattutto facciamo
risparmiare alla Provincia circa 1 milione di euro all’anno che l’ente spendeva
per l’ “Umberto I”».
«Ringrazio tutti coloro che si
sono impegnati per il raggiungimento di questo obiettivo - ha invece commentato
il Sindaco di Andria Nicola Giorgino -. Ricordo momenti abbastanza confusi in
cui si temeva che l’Ita potesse interrompere il proprio percorso didattico;
c’era agitazione ed in taluni casi qualche strumentalizzazione. Noi abbiamo
dimostrato come lavorando nell’interesse della collettività e cercando di
mettere da parte interessi politici o di partito, si possono ottenere grandi
risultati, per il bene della popolazione andriese e dell’intero territorio
provinciale».
«Ringrazio i Presidenti che si
sono succeduti per aver recepito, così come tutte le forze politiche del
territorio, il cuore del problema che da anni affliggeva l’Istituto Tecnico
Agrario - ha invece spiegato il Consigliere regionale Ruggiero Mennea -. Oggi
il Governo Renzi rende pubblico questo istituto che può e deve diventare un
punto di riferimento per tutta la Regione Puglia. L’agroalimentare in Puglia
non può far parlare di sé solo per il caporalato. Deve anzi rappresentare la
direttrice attraverso la quale far passare lo sviluppo economico della nostra
Regione. Per farlo ci vogliono persone preparate e specializzate: l’Ita
statalizzato è certamente un simbolo di questa inversione di tendenza».
«L’Ita ha sempre rappresentato
una priorità per la nostra Amministrazione - ha ricordato l’ex Presidente della
Provincia e Consigliere regionale Francesco Ventola -. Abbiamo investito e
creduto in questo istituto, che in soli sei anni ha triplicato il numero degli
studenti iscritti. Un’importante chiave di volta è stata l’accorpamento con
l’istituto “Lotti”, che di fatto ha portato alla statalizzazione, conclusa
dall’Amministrazione Spina. Voglio ringraziare il Coordinatore delle attività
didattiche dell’istituto Riccardo Liso, tutti i docenti ed il personale:
lavorare senza prospettive chiare non è stato facile, ma è stato possibile solo
grazie alla loro grande passione».
«Mi aggiungo in corsa in questa
vicenda ma voglio dar atto pubblicamente del risultato raggiunto, che ci deve
rendere orgogliosi - ha concluso il Consigliere regionale Sabino Zinni -. Quest’opera
sarà definitivamente compiuta quando tutto il personale sarà stabilizzato e
questa scuola riprenderà la dignità che ha conquistato nel corso degli anni.
L’impegno della classe politica di questo territorio sarà sempre garantito».
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