DALL’UFFICIO
TRIBUTI CONFERMANO CHE CI SONO NOVITA’ IN TAL SENSO, ANCHE PERCHE’ IL COMUNE DI
ANDRIA HA SUPERATO I CENTOMILA ABITANTI E LE REGOLE CAMBIANO.
Mentre si è in attesa del chiarimento
sul richiamo per scopi di ricalcolo degli avvisi di pagamento della Tassa
Rifiuti, inviati agli esercenti su aree pubbliche di prodotti alimentari e
somministrazione di alimenti e bevande, un altro spauracchio si intravede
all’orizzonte e questa volta la cosa potrebbe essere ancor più allarmante visto
che interesserebbe anche e soprattutto quelle attività che più si sono
sviluppate recentemente nella città di Andria e parliamo di bar, ristoranti,
pizzerie ed esercizi similari che occupano gli spazi e le aree esterne ai
locali, con sacrificio ed investimenti non indifferenti.
Tassa per l’occupazione di suolo pubblico,
quindi, che potrebbe subire non poche variazioni, anche in funzione del fatto
che Andria ha ormai superato da tempo i centomila abitanti e questo comporta
dei cambiamenti regolamentari che avrebbero una certa ricaduta proprio sulla
tassazione di queste occupazioni che però non sono le sole interessate,
ovviamente.
Anche da parte degli ambulanti del
mercato settimanale di Andria, che sono quasi seicento, aumenta la
preoccupazione che possa tornare la tassazione delle aree occupate visto che
con Deliberazione n.10 del Consiglio Comunale di Andria, datata 12.03.2002,
venne integrato l’art.32 del Regolamento Comunale T.O.S.A.P. esentando talune
occupazioni dal pagamento della relativa Tassa quali: occupazioni con tende,
vetrinette, lampade e fioriere poste a fronte di esercizi pubblici/commerciali;
innesti o allacci a impianti di erogazione di pubblici servizi; occupazioni in
occasione di manifestazioni pubbliche, ricorrenze e festività, non aventi
finalità di lucro; occupazioni poste in essere dai portatori di handicaps o
quelle realizzate a favore degli stessi da altri soggetti; occupazioni per la
manutenzione della facciate degli edifici di civili abitazioni; occupazioni per il mercato settimanale;
occupazioni occasionali non superiori a due ore. Le suddette esenzioni, quindi,
riguardano sia le occupazioni permanenti che quelle temporanee.
Una Deliberazione tuttora vigente ma
frequentemente disattesa visto che in talune circostanze, specie quando si è
trattato di occupazioni per eventi senza scopi di lucro, il comune di Andria
avrebbe continuato a percepire, indebitamente, somme a tale titolo ma questa è
un’altra storia e riguarda il recente passato dove molte regole, soprattutto
quelle a vantaggio del cittadino, sono saltate completamente nella preoccupante,
generalizzata indifferenza. Timore dei commercianti estremamente fondato in quanto
si tratterebbe di una tassazione che inciderebbe in media di quasi trecento
euro l’anno su ciascun operatore quindi un introito per le casse comunali di
quasi duecentomilaeuro l’anno.
Una situazione quindi tanto delicata
quanto sottaciuta ed è per questo che da parte della Direzione Amministrativa
di Unimpresa Bat, guidata dal Presidente Savino Montaruli, dopo un cordiale
colloquio telefonico con i massimi responsabili degli Uffici Finanziari del
comune di Andria, dal quale sono emerse tali necessità di chiarimento, è
partita una formale richiesta integrata di incontro, indirizzata alla Dirigente
del Settore Risorse Finanziarie del comune di Andria, dott.ssa Grazia Cialdella
e alla Funzionaria Responsabile di Settore, sig.ra Rosa De Blasiis.
Un incontro che deve chiarire molti
di questi aspetti per evitare incomprensioni già verificatesi in altre
circostanze.
Area
Amministrativa
UNIMPRESA BAT
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