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mercoledì 30 dicembre 2015

ANDRIA : L’Istituto tecnico agrario diventa statale. Firmata la convenzione con il Miur

Il consigliere regionale Mennea (Pd): «Una vittoria per la Puglia e il settore agroalimentare»


E’ stato firmato oggi, a Roma, dal presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Francesco Spina, l’accordo con il Miur che rende operativa la “statalizzazione” dell’Istituto tecnico agrario “Umberto I” di Andria. Lo storico istituto sarà, d’ora in poi, completamente a carico dello Stato, consentendogli di continuare la sua opera didattica anche dopo la dismissione della Provincia Bat, oggi ente gestore, con l’ulteriore risultato di alleggerirne il bilancio. L’atto – che ha riguardato anche altre cinque scuole provinciali italiane diventate statali come l’Ita di Andria – è da considerarsi “storico” non solo per la Sesta Provincia, ma per l’intero settore agroalimentare pugliese.
«Oggi si è firmata la convenzione con il Miur che finalmente pone fine alla questione che per molti anni è rimasta irrisolta», spiega il consigliere regionale Ruggiero Mennea (Pd), che ha seguito l’iter sia a livello regionale che ministeriale. «Da oggi la Bat e la Puglia hanno una nuova scuola pubblica, l’Istituto tecnico agrario “Umberto I” di Andria, che diventerà il punto di riferimento didattico formativo e contribuirà in maniera significativa a far crescere una classe dirigente, che potrà essere all’altezza dello sviluppo del settore agroalimentare oggi trainante per l’economia pugliese».  

Mennea sottolinea anche come tutto questo sia stato possibile «grazie all’impegno e alla caparbietà del presidente Francesco Spina, che nonostante si trovi a gestire una provincia in via dismissione, è riuscito a portare a compimento e raggiungere un obiettivo che oserei definire storico». «Non si può sottacere – prosegue - l’impegno della struttura dirigenziale della stessa Provincia e dell’Ufficio scolastico regionale e, per finire, della direzione del Miur. Da questo momento i nostri giovani hanno un’opportunità in più. E’ questo l’esempio concreto – conclude – del valore che torna». 

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