Il sindacato minaccia di andare fino in fondo alla questione, anche con un esposto alla magistratura. Al comandante della polizia municipale di Trinitapoli contesta di aver ordinato a due sottufficiali di vigilare il cimitero cittadino e il relativo parcheggio anche dopo l'orario di chiusura, quando cioè non c'era letteralmente un'anima viva in quella zona. Accadeva, stando alla denuncia del sindacato unitario dei lavoratori della polizia locale, il 4 e 5 gennaio scorsi.
Secondo l'ordine di servizio i due marescialli (Stefano Giannella e Matteo Esposto, arrivati con l'auto privata di uno dei due) avrebbero dovuto presidiare la zona dalle 8 alle 14 del primo giorno e dalle 14 alle 20 di quello successivo. Peccato però, fanno sapere, che al cimitero di visitatori non ce n'erano, almeno dalle 12 alle 14 del primo giorno e dalle 17 alle 20 del successivo, quando sono rimasti a vigilare la zona in cui si sentiva solo, ironizzano, "un silenzio tombale" dopo la chiusura dei cancelli. Sarebbe stato meglio, fanno sapere dal sindacato, utilizzare in altro modo le due unità, peraltro con diversi anni di servizio sulle spalle: magari in città, dove c'è più bisogno. Rimarcando come certe azioni ricadono sulla spesa pubblica.
Il comandante, colonnello Antonio Modugno, ha spiegato che "in conformità alle rigorose norme nazionali e regionali che regolamentano l'attività della polizia locale il servizio in questione rientra nella vigilanza e tutela del patrimonio comunale. E il cimitero richiede un servizio meticoloso di controllo". Aggiungendo di ritenere "inopportuno l'atteggiamento assunto dai due dipendenti, che hanno sollevato un'inutile quanto sterile polemica in merito all'accaduto".
Secondo l'ordine di servizio i due marescialli (Stefano Giannella e Matteo Esposto, arrivati con l'auto privata di uno dei due) avrebbero dovuto presidiare la zona dalle 8 alle 14 del primo giorno e dalle 14 alle 20 di quello successivo. Peccato però, fanno sapere, che al cimitero di visitatori non ce n'erano, almeno dalle 12 alle 14 del primo giorno e dalle 17 alle 20 del successivo, quando sono rimasti a vigilare la zona in cui si sentiva solo, ironizzano, "un silenzio tombale" dopo la chiusura dei cancelli. Sarebbe stato meglio, fanno sapere dal sindacato, utilizzare in altro modo le due unità, peraltro con diversi anni di servizio sulle spalle: magari in città, dove c'è più bisogno. Rimarcando come certe azioni ricadono sulla spesa pubblica.
Il comandante, colonnello Antonio Modugno, ha spiegato che "in conformità alle rigorose norme nazionali e regionali che regolamentano l'attività della polizia locale il servizio in questione rientra nella vigilanza e tutela del patrimonio comunale. E il cimitero richiede un servizio meticoloso di controllo". Aggiungendo di ritenere "inopportuno l'atteggiamento assunto dai due dipendenti, che hanno sollevato un'inutile quanto sterile polemica in merito all'accaduto".
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