Non
c’è soddisfazione più grande che registrare, in questi giorni, il consenso da
parte dei cittadini al progetto RINASCITA TRINITAPOLESE 2.0.
Senza
peccare di presunzione, registrare anche una profonda stima nei confronti del
sottoscritto e dei colleghi De Rosa e Peschechera per il lavoro svolto in
questi anni e soprattutto per lo stile in cui è stato interpretato il ruolo
istituzionale.
A
proposito di stile non è nostro costume occuparsi delle disgrazie degli altri.
Ci
duole registrare, invece, l’abitudine alla caduta di stile, infarcita di
calunnie e bugie, della signora D’Introno, candidato sindaco in pectore della
Sinistra Italiana, la quale nel disperato tentativo di bruciare la Tarantino
aggredisce i poveri compagni del PD.
Che
il litigio tra PD, gli ex Diessini ed i Sannicandriani sia un fatto atavico è
notorio.
Infatti
nel 2011 abbiamo definito questo fenomeno con l’appellativo di “Sannicandrismo”
fatto di tradimenti, notti dai lunghi coltelli, beghe personali, potere per il
potere. Questo sì ha determinato 40 anni di mal governo, di brutalità, illegalità,
esposti, querele e denunce:
fatto
non secondario il fallimento politico, economico, amministrativo e gestionale
del Comune di Trinitapoli.
Ci
si chiede, come mai la signora Sannicandro senta la necessità quando litiga con
il PD, di offendere l’Amministrazione di Feo?
Che
sia chiaro a tutti, addetti ai lavori e non, la sconfitta del 2011 del centro
sinistra non la si può ridurre semplicisticamente alle divisioni fra
sannicandriani e non, ma alla forza propositiva ed innovativa della proposta
politica contenuta all’interno della lista Rinascita Trinitapolese,
sintetizzata e rappresentata dal Sindaco di Feo.
Lo
si comprende anche dalle dichiarazioni del segretario provinciale del PD che
chiede aiuto a Sannicandro per sopravvivere a Trinitapoli e nella BAT.
Oggi,
pertanto, ciò che resta della sinistra locale la obbliga, proprio per la sua
pochezza, all’unità, che comunque rappresenterà sempre quella poltiglia che ha
distrutto Trinitapoli e che non può impensierire nessuno.
Questa
amministrazione, i partiti di riferimento e la società civile da cui prende le
mosse, non temono alcuna alchimia politica e siamo certi che quanto di buono è
stato fatto troverà ampio consenso nelle urne. Tanto, tra l’altro, è stato
ampiamente dimostrato; nel corso di questi 5 anni, infatti, in tutte le competizioni
elettorali che si sono susseguite, il centro sinistra locale UNITO è stato
sempre sconfitto, comprese le ultime elezioni regionali, dal centro destra
locale e dal suo leader indiscusso Francesco di Feo.
Presidente del Consiglio Comunale di Trinitapoli
Mino Albore
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