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News dalle Città della BAT

lunedì 22 febbraio 2016

ANDRIA : L'AUMENTO DEL COSTO DEL BIGLIETTO DELLE AUTOLINEE URBANE? UNA DÉBÂCLE PER LE POLITCHE AMBIENTALI DI QUESTA CITTA'.

DOPO LA FINE DEL BIKE SHARING E LA SOPPRESSIONE DEL BUS NAVETTA PARK & RIDE, SI VANIFICANO TUTTI GLI SFORZI DELLE ASSOCIAZIONI DELUSE PER L’ASSENZA DI INCENTIVO ALLA MOBILITA’ ALTERNATIVA IN CITTA’.
NOI NON CI STIAMO!
SCELTE INDIFENDIBILI.

“La misera fine del bike sharing, la soppressione del servizio bus navetta Park & Ride ed ora l’aumento sproporzionato, inaccettabile ed inatteso dei biglietti del trasporto pubblico, senza neanche il rispetto della progressività così come invece deve essere, sanciscono la vanificazione definitiva dei tantissimi sforzi che privati ed associazioni andriesi da anni cercano e tentano di porre in essere senza aver mai trovato nell’Ente Pubblico l’alleanza necessaria e il sostegno dovuto per alimentare la cultura della mobilità alternativa e della salvaguardia ambientale”.
Parole dure, durissime, quelle espresse dallo storico Comitato di Quartiere Europa di Andria, appena democraticamente rieletto dalle altre Associazioni cittadine quale Membro effettivo della 4^ Consulta della Tutela Ambientale della città di Andria quindi soggetto istituzionale in possesso di prerogative riconosciute.
Parole dure che si inseriscono in un dibattito che parte proprio dalle periferie cittadine che si sentono le più penalizzate dagli aumenti partiti lo scorso 15 febbraio in sordina se non fosse per qualche nota stampa divulgata da attive e presenti testate giornalistiche locali che sempre ottimamente svolgono il loro compito sociale e di pubblica informazione.
Il Comitato di Quartiere Europa, come quello del Quartiere San. Valentino di Andria, tocca un tasto dolente cioè quello che incide direttamente e fortemente sulle tasche dei cittadini, specie dei più svantaggiati e degli anziani che poi sono coloro che più utilizzano i mezzi pubblici per recarsi nella vicina “Andria Città”.
Una batosta che non mancherà di suscitare ulteriori reazioni e che dal Comitato Europa fanno sapere essere  indifendibile.
Cosa dobbiamo attenderci ora? In che percentuale gli andriesi utilizzeranno i mezzi pubblici dopo gli aumenti? In che misura aumenterà l’inquinamento ambientale con le note conseguenze sulla salute umana e sulle malattie in città, in fortissimo aumento nonostante non si abbia inquinamento industriale? Quanto sarà disincentivata la mobilità verso il centro del commercio, verso il mercato e verso i centri di servizio a causa degli aumentati costi? A discapito di chi? Chi ne risponderà di tutto questo?
Qualcuno vuole ancora difendere certe scelte?
Se lo facesse lui soltanto saprebbe il perché.



                                                                                 
Ufficio di Coordinamento Comitato Quartiere Europa

Componente 4^ Consulta Ambientale della città di Andria

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