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News dalle Città della BAT

mercoledì 24 febbraio 2016

BAT : CHIUDONO GLI OSPEDALI DI TRANI E CANOSA. ANDRIA A RISCHIO CAOS.

QUESTO NON SIGNIFICA GUARDARE ALL’INTERESSE DEL MALATO.
ANDRIA RICETTACOLO DELLE EMERGENZE DELL’INTERO TERRITORIO, IN UN LUOGO INADATTO E CON LE SPERANZE DEL NUOVO OSPEDALE ORMAI PERDUTE.
QUANTA GENTE HA LUCRATO, ANCHE POLITICAMENTE, SU TUTTO QUESTO?


Allarme per la soppressione degli ospedali di Trani e di Canosa? Ma quale allarme? Ma qualcuno vuol far credere che la chiusura di quegli ospedali, compreso quello di Cerignola ridimensionato, non fosse cosa nota? Che non fosse già nelle menti malpensanti di politici di destra, prima, e di sinistra, ora?
Ma fatemi il piacere, avrebbe detto Totò!
Se Trani, Canosa e Cerignola non ridono Andria piange eccome piange e piangerà, se è vero come è vero che quello che già oggi è un Punto di Emergenza, in tutti i sensi e non solo perché c’è il Pronto Soccorso affollatissimo a tutte le ore del giorno e della notte, è destinato, irrimediabilmente, ad assorbire altra utenza proveniente anche da quelle città private dei nosocomi e anche Terlizzi va sicuramente annoverata tra queste.
Andria quindi che piange e piange sul latte versato senza sapere a chi attribuire questi grandissimi regali alla comunità tanto strumentalizzata da politici di scarso valore ormai diventati dei semplici opinionisti a tempo che evidentemente tempo per far politica vera non ne trovano più o forse non sanno più farla, la politica.
Il Pronto Soccorso di Andria? Caotico al massimo e tempi di attesa lunghissimi. Non mettiamo in discussione professionalità ed impegno di chi opera con abnegazione ma i fatti parlano ed evidentemente quel Pronto Soccorso già ora non è sufficiente ad assorbire la vastissima utenza, figuriamoci dopo la chiusura dei nosocomi vicini.
Si astengano quindi altri opinionisti privilegiati e facciano i politici cioè risolvano i problemi della gente e dimostrino di guadagnarsi tutti quei privilegi di cui godono spesso senza merito alcuno.
Le esperienze dei cittadini parlano di attese lunghe e spasmodiche di moltissime ore e ad essere coinvolti non sono solo i pazienti ma anche i loro familiari ed accompagnatori.
Un disincentivo alla tutela della propria salute quindi un’istigazione alla rinuncia alla cura. Un vero delitto perfetto, studiato a tavolino, nei confronti di chi soffre e paga quanto dovuto.
La Sanità italiana migliore del mondo? Altra burla per dar la possibilità agli inconcludenti di apparire, a turno, di fronte ad una telecamera a fare i populisti.
Uno sfacelo in un Paese sottomesso e ridotto alla precarietà che ormai è diventato cronico stile di vita quotidiano.
Non sappiamo come e se questa Comunità reagirà a soprusi reiterati, anzi siamo certi che non reagirà affatto perché assuefatta dal sistema e demoralizzata.
Tutto questo perchè ormai la mano in tasca non pesca più euro e la gente è diventata pigra anche nel curarsi con conseguenze gravissime nei prossimi anni per una vera e propria emergenza sanitaria.
A cos’altro bisognerebbe rinunciare? Si rinuncia persino a procreare e mettere figli in questo brutto mondo, di questo si tratta in una Puglia che era la più prolifera d’Italia quando per visite ginecologiche non dovevi chiedere un prestito.
Nei prossimi giorni i proclami si consumeranno a iosa ma noi non siamo più disposti ad ascoltare chi sta sempre alla finestra, gode delle altrui disgrazie e non muove un sol dito per la comunità, arricchendosi con spudoratezza e sfacciataggine.
Anche nella Sanità c’è lo specchio di una Società volutamente portata alla deriva.
Il sottoscritto parla di cose vissute e subite sulla propria pelle quindi se qualcuno volesse rispondere o smentire io sono prontissimo al confronto ma tanto loro non lo fanno perché sanno di cosa parlo e non sanno rispondere.

                                                                                  Il Presidente Libera Associazione Civica Andriese

                                                                                                       Santovito Vincenzo

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