QUESTO NON
SIGNIFICA GUARDARE ALL’INTERESSE DEL MALATO.
ANDRIA RICETTACOLO
DELLE EMERGENZE DELL’INTERO TERRITORIO, IN UN LUOGO INADATTO E CON LE SPERANZE
DEL NUOVO OSPEDALE ORMAI PERDUTE.
QUANTA GENTE HA
LUCRATO, ANCHE POLITICAMENTE, SU TUTTO QUESTO?
Allarme per la soppressione degli ospedali di Trani e di
Canosa? Ma quale allarme? Ma qualcuno vuol far credere che la chiusura di
quegli ospedali, compreso quello di Cerignola ridimensionato, non fosse cosa
nota? Che non fosse già nelle menti malpensanti di politici di destra, prima, e
di sinistra, ora?
Ma fatemi il piacere, avrebbe detto Totò!
Se Trani, Canosa e Cerignola non ridono Andria piange
eccome piange e piangerà, se è vero come è vero che quello che già oggi è un
Punto di Emergenza, in tutti i sensi e non solo perché c’è il Pronto Soccorso
affollatissimo a tutte le ore del giorno e della notte, è destinato,
irrimediabilmente, ad assorbire altra utenza proveniente anche da quelle città
private dei nosocomi e anche Terlizzi va sicuramente annoverata tra queste.
Andria quindi che piange e piange sul latte versato senza
sapere a chi attribuire questi grandissimi regali alla comunità tanto
strumentalizzata da politici di scarso valore ormai diventati dei semplici
opinionisti a tempo che evidentemente tempo per far politica vera non ne
trovano più o forse non sanno più farla, la politica.
Il Pronto Soccorso di Andria? Caotico al massimo e tempi
di attesa lunghissimi. Non mettiamo in discussione professionalità ed impegno
di chi opera con abnegazione ma i fatti parlano ed evidentemente quel Pronto
Soccorso già ora non è sufficiente ad assorbire la vastissima utenza,
figuriamoci dopo la chiusura dei nosocomi vicini.
Si astengano quindi altri opinionisti privilegiati e
facciano i politici cioè risolvano i problemi della gente e dimostrino di
guadagnarsi tutti quei privilegi di cui godono spesso senza merito alcuno.
Le esperienze dei cittadini parlano di attese lunghe e
spasmodiche di moltissime ore e ad essere coinvolti non sono solo i pazienti ma
anche i loro familiari ed accompagnatori.
Un disincentivo alla tutela della propria salute quindi
un’istigazione alla rinuncia alla cura. Un vero delitto perfetto, studiato a
tavolino, nei confronti di chi soffre e paga quanto dovuto.
La Sanità italiana migliore del mondo? Altra burla per
dar la possibilità agli inconcludenti di apparire, a turno, di fronte ad una
telecamera a fare i populisti.
Uno sfacelo in un Paese sottomesso e ridotto alla
precarietà che ormai è diventato cronico stile di vita quotidiano.
Non sappiamo come e se questa Comunità reagirà a soprusi
reiterati, anzi siamo certi che non reagirà affatto perché assuefatta dal
sistema e demoralizzata.
Tutto questo perchè ormai la mano in tasca non pesca più
euro e la gente è diventata pigra anche nel curarsi con conseguenze gravissime
nei prossimi anni per una vera e propria emergenza sanitaria.
A cos’altro bisognerebbe rinunciare? Si rinuncia persino
a procreare e mettere figli in questo brutto mondo, di questo si tratta in una
Puglia che era la più prolifera d’Italia quando per visite ginecologiche non
dovevi chiedere un prestito.
Nei prossimi giorni i proclami si consumeranno a iosa ma
noi non siamo più disposti ad ascoltare chi sta sempre alla finestra, gode
delle altrui disgrazie e non muove un sol dito per la comunità, arricchendosi
con spudoratezza e sfacciataggine.
Anche nella Sanità c’è lo specchio di una Società
volutamente portata alla deriva.
Il sottoscritto parla di cose vissute e subite sulla
propria pelle quindi se qualcuno volesse rispondere o smentire io sono
prontissimo al confronto ma tanto loro non lo fanno perché sanno di cosa parlo
e non sanno rispondere.
Il Presidente Libera Associazione
Civica Andriese
Santovito Vincenzo
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