In riferimento all’articolo pubblicato in queste ore da esponenti politici della “destra leghista” locale, come Sergio Silvestris, circa la non riuscita “scalata” al PD, come definita dall’ex consigliere regionale ed ex europarlamentare, da neo iscritto al partito a far data dal 2015, il sottoscritto insieme ad altri trecento elettori (questo è il numero delle nuove tessere al PD biscegliese censite da tanti media nazionali e locali), sostiene dall’interno del partito, la linea del segretario regionale Michele Emiliano e del segretario nazionale Matteo Renzi, di allargamento alla società civile e di democratizzazione di una compagine che, specie nella nostra città, è stata negli ultimi anni un circolo elitario per gli intimi, per lo più legati da vincoli di parentela.
Nulla di scandaloso quindi se il locale PD si adegua alla tendenza di crescita del consenso per il partito, come peraltro auspicato dai vertici nazionali. Trovo piuttosto scandaloso invece, questo continuo ed apparentemente innaturale “flirtare” a distanza tra l’on. Francesco Boccia e l’ex on. Sergio Silvestris, all’indomani del grande amore scoppiato nel 2013, nell’intimità di uno studio notarile, culminato poi con la sostanziale sottoscrizione dell’atto di scioglimento del Consiglio Comunale di Bisceglie.
Cosa spinge Sergio Silvestris a tifare così tenacemente per l’on. Boccia? Lo sente forse più vicino alle sue posizioni in Forza Italia, per qualche inconfessabile ragione?
Qualche parente dell’on. Silvestris, oggi con più importanti incarichi istituzionali, ha avuto forse rapporti di collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole durante il governo Letta?
Per quanto sopporteremo ancora questo palese “doppiopesismo” da parte dei dirigenti del PD locale (fatta salva l’onestà intellettuale di alcuni di essi come Tommaso Galantino), ipocrisia che si traduce in apprezzamenti sugli avversari politici e su coloro che decidono di non iscriversi al PD, come pare stia accadendo ad alcuni sindaci del nostro territorio, perché così non rischiano di arrecare disturbo alle loro manovre?
In questi primi giorni di partecipazione alla vita del partito, ho razionalizzato che se la linea del PD regionale fosse stata quella esclusiva ed “elitaria” dell’on. Boccia, a stento si sarebbero raggiunte 4.000 adesioni, a fronte delle 40.000 raccolte successivamente in tutta la Puglia.
Un plauso al segretario regionale Michele Emiliano per questo straordinario successo di aggregazione raggiunto, nella continuità della linea dettata dalla segreteria nazionale, che sicuramente comprende che l’on. Boccia non alLetta più.
POMPEO CAMERO
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