![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3VLuWXnGFFUpD_dwfzjlhSL7jzfY12DwZGzHIYxi11aygUnmwv_6IZHbrGyl7GXyEFYoYj0u4eBw4OVUbGhwQC126P5b9M_xSlX-8x0jK0p5efTmLBGZi_2j853OUkqTzhKKXLS3F85PB/s1600/confagricoltura.jpg)
Nel corso della giornata, sono state eseguite in Puglia due distinte operazioni che hanno riguardato il mondo olivicolo-oleario regionale. La prima è stata portata a termine dagli uomini dell’Ispettorato repressione frodi (ICQRF) del Ministero delle Politiche agricole, coordinata dalla Procura di Trani, e ha scoperchiato un vasto sistema di frode radicato fra Puglia e Calabria e ha consentito di bloccare la commercializzazione di oltre 2mila tonnellate di olio extravergine di oliva falsamente fatturato come italiano, per un valore di oltre 13 milioni di euro. La seconda è stata effettuata dagli agenti della Forestale diretti dal gen. Giuseppe Silletti e ha portato al sequestro di 10mila chilogrammi di olive da tavola trattate con colorante dannoso per la salute. In totale sono 18 le persone indagate a vario titolo nelle due inchieste.
“Ci troviamo ancora una volta a dover fare i conti con tonnellate e tonnellate di olio contraffatto, a milioni di euro andati in fumo, a decine di persone denunciate e indagate - dice il presidente di Confagricoltura Donato Rossi - Abbiamo bisogno di sapere che queste ultime due inchieste non saranno le ennesime cadute nell’oblio, che dopo il clamore mediatico nessuno più menziona. E’ necessario arrivare a un punto di svolta. Per questo chiediamo alla magistratura e agli organismi di controllo un’azione più coordinata, forte e decisa perché si giunga a risultati davvero rilevanti”.
Nessun commento:
Posta un commento