TRANI LO SCRIVE SUGLI
AVVISI, ANDRIA DISORIENTA I CITTADINI ED OMETTE QUESTA IMPORTANTE NOTA.
FACCIAMO CHIAREZZA.
La
Tassa Rifiuti, al contrario di altri tributi, tasse ed imposte non è da
considerarsi un pagamento in autoliquidazione. Questo significa che il comune,
come di fatto avviene, invia dei semplici avvisi di scadenza con il dettaglio
degli importi da pagare ma questo non significa che non pagando a quella
determinata scadenza si incorra in sanzioni ed interessi.
Infatti
sugli stessi avvisi di scadenza che in questi giorni (con fortissimo ritardo)
stanno ancora arrivando nelle buche postali dei cittadini andriesi con posta
ordinaria, si sarebbe dovuto riportare questa dicitura: “... in caso di mancato
pagamento del presente avviso, verrà emesso un sollecito a mezzo raccomandata
A.R. con spese postali a carico e successivamente, se non verrà effettuato il
pagamento, si procederà alla riscossione coatta a mezzo di ingiunzione fiscale
con addebito di sanzioni, interessi e spese.”
Un’indicazione
non di poco conto che oltre a rappresentare una forma di “rispetto” per i
contribuenti significa anche dare un’informazione che se omessa crea quel
panico e quell’ansia che poi induce qualche politico a fare populismo di
bassissimo rango rendendo dichiarazioni facendole apparire quasi una
“concessione miracolosa” mentre si tratta semplicemente di quello che
prescrivono la legge ed i regolamenti vigenti. Omettere tale informazione è inoltre
deplorevole e strumentale e non fa onore a chi ci specula con disinvoltura.
In
realtà anche il comune di Andria – Servizio Tributi – fino a qualche anno fa
quando le cose erano più chiare, riportava tale indicazione negli avvisi di
pagamento ma da qualche anno a questa parte non lo fa più.
Nel
vicino comune di Trani, invece, diretto egregiamente da personale che guarda
caso qualche anno fa era in servizio proprio ad Andria quando c’era più
trasparenza, continua a farlo e basti leggere le cartelle di pagamento inviate
ai cittadini tranesi per rendersene palesemente conto.
Allora
se qualcuno, che sia politico in carica, di oggi, di ieri, di domani,
declassato, deflazionato, deflesso, genuflesso o semplicemente in cerca di futura
collocazione e di facile consenso voglia prenderne atto lo faccia con umiltà e
soprattutto con onestà in modo da ricercarsi altrove la visibilità perduta.
Tornando
alla tassa rifiuti, senza essere tacciati di coloro che vogliono fare
l’incitazione al non pagamento si sappia che se non si paga alla scadenza
riportata sull’Avviso non accade assolutamente nulla e si potrebbe stare
“tranquilli” anche per molti anni, senza necessità di buttarsi tra le braccia
di “benefattori” per ottenere un prestito da destinare a tale scopo, visto che
il comune di Andria ancora non riesce ad inviare gli avvisi di accertamento
(con il solo aggravio del costo della raccomandata per i contribuenti) di molti
anni pregressi. Come dire mi accontento di tenere le casse comunali vuote
perché non riesco a recuperare quanto mi devono i contribuenti e parliamo di
fasce di recupero molto ingenti.
Sempre
a proposito della Tassa Rifiuti sono tantissimi gli imprenditori che ad Andria non
hanno ancora pagato anche per gli anni passati, senza che possano essere
tacciati essere evasori avendo ricevuto “solo” gli avvisi di scadenza e non
ancora di accertamento, per importi di migliaia e migliaia di euro e questo
riguarda particolarmente le pescherie, i fioristi, i ristoranti, pizzerie,
pubblici esercizi ed attività similari che più di altri subiscono un
accanimento vessatorio anche per la tassa rifiuti, ingiustificato e malefico.
Una
battaglia a tutto spiano in un contesto che giudicare disorientante significa
fare solo una carezza.
Per
verificare quanto inserito in questo contesto informativo basti recarsi presso
il competente Ufficio comunale di Andria (se si ha tempo da perdere e nulla di
meglio da fare).
Le
chiacchiere? Le lasciamo ai chiacchieroni.
Ufficio
di Presidenza
UNIMPRESA BAT
Savino Montaruli
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