Mentre cresce l’ansia d’attesa per conoscere
l’esito del ricorso del Ministero “contro” i Contribuenti chiedendo che vengano
sanate le illegittimità di quelle Amministrazioni Comunali, come quella di
Andria, che deliberarono fuori tempo e fuori termine gli aumenti tariffari per
IMU-TARI e TASI 2015, il comune di Andria batte casse e a pochi giorni dal
temine indicato nell’avviso di scadenza, bussa alle porte degli andriesi per
chiamarli a versare la rata a conguaglio per l’anno 2015. Infatti bisogna
ricordare che il comune di Andria stabilì, al contrario altri comuni che
chiusero immediatamente i conti con i Contribuenti affermando la certezza del
Diritto, di procedere con la riscossione delle rate di acconto TARI per l'anno
2015, calcolando il 90% della TARI dovuta per il 2014. Lo stesso comune di
Andria, nel deliberare le tariffe 2015, cosa avvenuta con successive
Deliberazioni del Consiglio Comunale, approvò tariffe in molti casi inferiori a
quelle del 2014 (base di calcolo per le tre rate di acconto) e poiché queste
riduzioni risultano al di sotto del restante 10% ciò significa che il comune
dovrebbe inviare i rimborsi delle summe risultanti in eccedenza dal calcolo a conguaglio
e forse è per questo che a pochi giorni dalla data prefissata i contribuenti
non hanno ancora ricevuto gli avvisi di scadenza che, ricordiamolo, SONO SOLO
DEGLI AVVISI QUINDI ANCHE SE NON SI PAGA IL 15 MARZO PROSSIMO arriverà una
successiva raccomandata con la richiesta di pagamento SENZA NESSUN ADDEBITO se
non le spese postali quindi NESSUN PANICO!
Qualora, invece, il comune dovesse richiedere
ancora pagamenti significherebbe che il CONGUAGLIO non consisterebbe più nel
solo recupero del restante 10% (di fatto vanificato dalla riduzione tariffaria
di cui alle successive Deliberazioni di Consiglio) ma che, nel frattempo,
ulteriori oneri siano stati addebitati forse anche per tutto quanto accaduto
rispetto al conferimento dei rifiuti dopo la chiusura delle discariche, come è
noto a tutti.
Un tempo si cantava: “che confusione, sarà
perché ti amo”. In questo caso la confusione è la stessa ma di amore ne vediamo
veramente poco mentre cresce l’accanimento, la vessazione e l’incertezza che si
aggiungono all’impossibilità, per cittadini ed imprese, di far fronte a
scadenze e pagamenti.
UNIMPRESA
BAT
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