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mercoledì 9 marzo 2016

ANDRIA : TARI, LA CITTA' BATTE CASSA. CHE CONFUSIONE.

Mentre cresce l’ansia d’attesa per conoscere l’esito del ricorso del Ministero “contro” i Contribuenti chiedendo che vengano sanate le illegittimità di quelle Amministrazioni Comunali, come quella di Andria, che deliberarono fuori tempo e fuori termine gli aumenti tariffari per IMU-TARI e TASI 2015, il comune di Andria batte casse e a pochi giorni dal temine indicato nell’avviso di scadenza, bussa alle porte degli andriesi per chiamarli a versare la rata a conguaglio per l’anno 2015. Infatti bisogna ricordare che il comune di Andria stabilì, al contrario altri comuni che chiusero immediatamente i conti con i Contribuenti affermando la certezza del Diritto, di procedere con la riscossione delle rate di acconto TARI per l'anno 2015, calcolando il 90% della TARI dovuta per il 2014. Lo stesso comune di Andria, nel deliberare le tariffe 2015, cosa avvenuta con successive Deliberazioni del Consiglio Comunale, approvò tariffe in molti casi inferiori a quelle del 2014 (base di calcolo per le tre rate di acconto) e poiché queste riduzioni risultano al di sotto del restante 10% ciò significa che il comune dovrebbe inviare i rimborsi delle summe risultanti in eccedenza dal calcolo a conguaglio e forse è per questo che a pochi giorni dalla data prefissata i contribuenti non hanno ancora ricevuto gli avvisi di scadenza che, ricordiamolo, SONO SOLO DEGLI AVVISI QUINDI ANCHE SE NON SI PAGA IL 15 MARZO PROSSIMO arriverà una successiva raccomandata con la richiesta di pagamento SENZA NESSUN ADDEBITO se non le spese postali quindi NESSUN PANICO!
Qualora, invece, il comune dovesse richiedere ancora pagamenti significherebbe che il CONGUAGLIO non consisterebbe più nel solo recupero del restante 10% (di fatto vanificato dalla riduzione tariffaria di cui alle successive Deliberazioni di Consiglio) ma che, nel frattempo, ulteriori oneri siano stati addebitati forse anche per tutto quanto accaduto rispetto al conferimento dei rifiuti dopo la chiusura delle discariche, come è noto a tutti.
Un tempo si cantava: “che confusione, sarà perché ti amo”. In questo caso la confusione è la stessa ma di amore ne vediamo veramente poco mentre cresce l’accanimento, la vessazione e l’incertezza che si aggiungono all’impossibilità, per cittadini ed imprese, di far fronte a scadenze e pagamenti.


                                                                              

                                                                                                                      UNIMPRESA BAT

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