Con la nuova legge che ha
istituito il reato di omicidio stradale, e con la circolare recentemente
emanata dal Ministero dell’Interno, che ha espressamente previsto il
coordinamento della nuova normativa con l’articolo 14 del Codice della Strada,
la responsabilità per tale fattispecie di reato è estesa anche a quegli enti
pubblici che dovrebbero garantire agli utenti la sicurezza stradale .
Per cui, laddove il sinistro si
sia verificato a causa di una buca o di una strada sconnessa, la responsabilità
potrà essere estesa anche agli enti tenuti alla manutenzione ed alla custodia
delle stesse strade, e quindi, eventualmente, anche ai Comuni.
Il riferimento normativo
specifico della circolare ministeriale è all’articolo 14 del Codice della
Strada, che espressamente individua poteri e compiti degli enti proprietari
delle strade, i quali devono garantire, tra le altre cose, la sicurezza e la
fluidità della circolazione, la manutenzione e la gestione delle strade e
controllare la loro efficienza.
Quindi a seguito della nuova
norma sull’omicidio stradale, per non incorrere in guai giudiziari, e
nell’obbligo di pagare i relativi e cospicui risarcimenti alle vittime, i
soggetti investiti dall’obbligo di curare al meglio le strade, dovranno
intensificare i loro controlli ed interventi, per evitare in futuro di
incappare in severe condanne in caso di incidenti particolarmente gravi,
qualora gli stessi risultino essere stati provocati da difetti delle strade o
da gravi carenze strutturali delle stesse.
E non mancano al riguardo già le
prime sentenze penali, a conferma di tale nuova realtà, e cioè che il rispetto
delle norme cautelari che regolano la sicurezza stradale non è più esigibile
esclusivamente dagli utenti della strada alla guida di veicoli ma anche da
coloro che garantiscono la manutenzione delle strade.
La stessa Corte di Cassazione in
diverse sentenze, anche recenti, ha ribadito il principio che la posizione di
garanzia derivante dalla proprietà della strada e dalla destinazione di essa al
pubblico uso comporta il dovere per l’Ente proprietario di far sì che quell’uso
si svolga senza pericolo per gli utenti.
Una posizione di garanzia,
quindi, a tutela della collettività derivante direttamente dal Codice della
Strada.
Tra l’altro la stessa Cassazione
ha ribadito che l’Ente proprietario committente non perde, in conseguenza
dell’appalto dei lavori di manutenzione e sorveglianza delle strade, l’obbligo
di vigilanza, la cui omissione è espressamente fonte di responsabilità qualora
concorrano le circostanze della conoscenza del pericolo, della evitabilità
dell’evento lesivo occorso a terzi e dell’omissione dell’intervento diretto
all’eliminazione dei rischi.
Ed allora, alla luce di tutto
ciò, portando il discorso alla nostra realtà cittadina, il pensiero non può non
andare immediatamente alla grave e penosa situazione in cui versa a Barletta la
“famigerata” via Romanelli, il cui manto stradale presenta, come è ampiamente
noto, e come è stato più volte
denunziato dagli stessa media locali, numerose fosse, voragini e addirittura
crateri, che provocano notevoli disagi agli automobilisti ed agli abitanti
della zona, problemi che ovviamente si amplificano nei giorni di cattivo tempo.
Disagi che hanno già provocato
non pochi danni ai cittadini residenti nel quartiere e che soltanto per puro
caso, finora, non hanno causato eventi più gravi o tragici, visto che in alcune
occasioni, come clamorosamente documentato dai media e riportato dai social, a
causa delle orribili condizioni del manto stradale, alcune autovetture, in via
Romanelli, nei giorni di pioggia intensa, sono addirittura finite all’interno
delle voragini a causa dell’improvviso sprofondamento della strada.
Non ci si può dimenticare,
inoltre, di Via Palmitessa, altra strada notevolmente dissestata, in cui è
possibile che in caso di forte pioggia, lo slittamento di un’auto possa recare
danno anche ad oggetti e persone.
Per cui, alla luce di tali
situazioni, e ricollegandoci sia alla circolare ministeriale emessa in seguito
all’entrata in vigore della nuova norma sull’omicidio stradale sia alle nuove
responsabilità previste in capo agli enti proprietari delle strade, la
segreteria di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Barletta, invita
pubblicamente ed espressamente l’Amministrazione comunale di Barletta, nella persona
del Suo Sindaco, a rimuovere al più presto le cause che determinano tutte le
suddette e gravi carenze strutturali, sia per risolvere una volta per tutte
questa scabrosa situazione, davvero non più tollerabile, per gli enormi disagi
che comporta per la popolazione barlettana ivi residente, sia per evitare, in
futuro, che lo stesso Ente comunale possa essere chiamato a rispondere, anche
penalmente, dalla Magistratura competente, delle responsabilità connesse a
gravi incidenti che, sfortunatamente, possano essere provocati in conseguenza
diretta delle intollerabili condizioni in cui si presenta attualmente il manto
stradale nelle suddette vie in questione, condizioni che, lo ribadiamo, sono
ben note a tutti, ed ovviamente anche alla stessa Amministrazione comunale che,
quale soggetto ricoprente posizione di garanzia, ha per legge l’obbligo
specifico di vigilanza.
Giuseppe Fergola
Segretario di FdI – AN Barletta
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