Dal dramma di Paola alla
legge contro i caporali. Seminario della Cgil Bat sullo stato di attuazione
della 199/16
Se non ci fosse stata la sua storia
probabilmente non ci sarebbe stata la legge contro i caporali e forse neanche
tutta la discussione su una nuova cultura del lavoro che sta animando il
dibattito nel mondo politico e sindacale. A Paola Clemente, la bracciante morta nelle campagne di Andria nel
2015, è stato dedicato il seminario organizzato dalla Cgil Bat nella Biblioteca
comunale di Trani “Verso la Carta dei
diritti universali del lavoro. Indici di sfruttamento e rete di qualità nella
legge 199/16. Nuova cultura giuridica ed eticità del lavoro”.
“Abbiamo organizzato questa iniziativa – ha
spiegato nel suo intervento introduttivo il segretario generale della Cgil Bat,
Giuseppe Deleonardis - per
approfondire la normativa al fine di dotarci di conoscenze tecniche e
giuridiche e organizzare al meglio le nostre strutture e gruppi dirigenti al contrasto ed alla lotta alle evasioni
contrattuali e contributive, al lavoro nero e alle diffuse illegalità presenti
nel lavoro, in tutti i settori produttivi, cogliendo lo spirito della legge
che non riguarda solo il settore particolarmente attenzionato quale quello
agricolo. Negli anni abbiamo assistito a provvedimenti legislativi che hanno
messo in discussione il concetto di lavoro come valore smantellando tutta la
cultura giuridica del lavoro costruita negli anni 70, subordinandola alle
logiche del mercato e del profitto nel nome della flessibilità. Noi della Cgil
abbiamo tentato di contrastare queste logiche e per questo non possiamo che
valutare positivamente una legge controcorrente, la 199/2016, che finalmente
reintroduce una nuova idea del lavoro e del valore del lavoro sia in termini di
interventi sanzionatori in capo a tutti i soggetti della filiera sia prevedendo
un percorso di nuove relazioni e di eticità del lavoro attraverso l’iscrizione
alla rete di qualità del lavoro. La
legge, però, deve essere operativa da tutti i punti di vista e non solo a
livello repressivo. Bisogna dare attuazione, per esempio, alla cabina di
regia per il governo del mercato del lavoro prevista in uno degli articoli del
testo”.
Al seminario, patrocinato dall’Ordine dei avvocati di Trani e dall’Ordine dei giornalisti di Puglia sono
intervenuti il presidente Aisa
(associazione italiana stampa agricola alimentare ambiente), Roberto De Petro, il presidente della sezione lavoro della Cassazione,
Pietro Curzio, l’avv. del Foro di Trani, Francesco Stolfa,
il direttore interregionale dell’Ispettorato del lavoro Napoli, Renato
Pingue, Giovanni Mininni, segretario Flai Cgil Nazionale e Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia che ha concluso l’incontro prima
della visione del cortometraggio “La
giornata” di Pippo Mezzapesa dedicato
al dramma ed alla morte di Paola.
Dello stato di attuazione della nuova legge a
partire dalla cabina di regia
prevista in uno degli articoli del testo ha parlato il segretario della Flai
Cgil nazionale, Giovanni Mininni:
“Non è più possibile – ha detto – pensare che si possa andare con questa
situazione in cui, non fatta la legge
trovato l’inganno, ma fatta la legge tutto rimane come prima. Ad un anno di
distanza noi questa estate siamo stati nelle campagne pugliesi con
un’iniziativa ‘Ancora in campo’ e purtroppo abbiamo dovuto constatare che la
situazione non è molto cambiata. C’è bisogno di intensificare i controlli ma
non solo delle misure repressive bensì anche di quelle preventive”.
“Il nostro obiettivo – ha concluso Gesmundo – è giungere ad una legge di
civiltà, una nuova Carta dei diritti del lavoro che provi ad uniformare il
mercato del lavoro sempre più frantumato dove il diritto si fa fatica a
rivendicarlo e dove il lavoratore in un mercato così debole rinuncia,
addirittura, a rivendicare i propri diritti. Serve una Carta del lavoro che unifichi il mercato e che riconosca nuove
professionalità ai lavoratori pensiamo che sia la soluzione per i problemi”.
Michela
Alicino
Ufficio
stampa Cgil Bat
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