Deleonardis: “Siamo presenti in 64
nuove realtà produttive, crescono soprattutto i numeri dell’artigianato”
“È stato un anno di lavoro intenso contrassegnato da
importanti conquiste dal punto di vista sia politico che organizzativo, un anno
che ci ha visto impegnati nella ristrutturazione dell’assetto del sindacato e
maggiormente aperti all’esterno nel contatto costante con il territorio e con
il tessuto produttivo senza tralasciare il constante confronto con le
istituzioni anche se non sempre proficuo. A tal proposito, se alcuni risultati
sono stati portati a casa, su altri temi come, per esempio, il protocollo sulla legalità che avevamo
proposto ai sindaci dei dieci comuni della Bat, la discussione si è arenata e
quindi tra i primi obiettivi del prossimo anno c’è senz’altro quello di
ripartire proprio dalle nostre proposte in tema di appalti nelle Pa”, così il segretario
generale della Cgil Bat, Giuseppe
Deleonardis, riassume il 2017 del sindacato di via Guido Rossa ad Andria.
Una battaglia, invece, vinta è quella legata al protocollo sullo sviluppo e le relazioni
sindacali con il quale abbiamo posto le basi per una concreta
collaborazione con gli enti comunali per definire un modello partecipativo
fatto di condivisione e confronto su tematiche rilevanti come, per esempio,
l’accesso ai fondi comunitari. E ancora, un altro risultato raggiunto
dall’organizzazione è quello dell’accordo
con la Asl Bat, il primo del genere in Puglia, in materia di gare
d’appalto, investimenti, liste d’attesa, Cup e piano di riordino ospedaliero.
Nella stessa direzione va un’altra intesa siglata in alcune città sullo sviluppo urbano sostenibile e la
rigenerazione urbana per procedere con un percorso di consultazione e di condivisioni nelle
successive fasi di pianificazione e attuazione della SISUS (strategia di
sviluppo urbano sostenibile) delle singole realtà comunali. La discussione sui piani sociali di zona non è stata
semplice perché, se con alcune amministrazioni i sindacati non hanno avuto
problemi, da altre sono stati completamente ignorati tanto che hanno dovuto
denunciare al presidente della Regione Puglia l’accaduto. Da sottolineare anche
un importante accordo che ha visto nascere un coordinamento intersindacale finalizzato ad avviare una
contrattazione ed un confronto di sito per
il rilancio dell’Amet di Trani.
“Con questi accordi abbiamo consolidato il rapporto di
collaborazione con le altre sigle confederali e con le istituzioni a partire
già dalla Prefettura con il cambio
al vertice e l’arrivo della dott.ssa Cerniglia al posto della dott.ssa Minerva.
E poi c’è tutto il pezzo legato alla nostra attività sindacale vera e propria
caratterizzata dalla continua battaglia al nero e sommerso sia in agricoltura
che nei call center e nel settore del tessile, abbigliamento e calzaturiero”.
Il 2017 è stato l’anno della prima vertenza aperta sul territorio in un call center, dalla
denuncia delle condizioni di lavoro in l’Adn alla firma un accordo con Assocall che, tra le altre cose, prevede un aumento in
busta paga di 100 euro ma più in generale la regolamentazione dei contratti di
collaborazione coordinata e continuativa degli addetti ai call center in outsourcing
associati ad Assocall. Sempre sul fronte call center, invece, la partita è
ancora tutta da giocare nella vertenza
Acta, 20 giovani lavoratori sono stati licenziati e dal primo gennaio sono
a casa. Il 2017 è stato anche l’anno del rilancio del protocollo contro il nero siglato con il Consorzio 5 Stelle di Barletta
ad un anno dal crollo di via Roma e dell’affermazione della nostra presenza sul
territorio contro l’illegalità in
agricoltura: dalle denunce che hanno riguardato il comune di Canosa di
Puglia all’iniziativa portata avanti a San Ferdinando di Puglia con uno
sciopero ad oltranza (durato 3 gg) per richiedere l'applicazione dei contratti.
“A queste attività, per così dire ad ampio raggio, si aggiungono le tante
vertenze individuali e collettive che stiamo portando avanti dalla Pavimental
al tessile della Vingi Shoes per la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Tutto questo impegno ci ha permesso, insieme a tutte le categorie che ringrazio
per il lavoro svolto, da un punto di vista organizzativo di essere presenti in 64 nuove realtà
produttive e eleggere 37 nuovi Rsa. Nel pubblico impiego buona la nostra
affermazione durante le elezioni delle Rsu
nel settore dell’igiene ambientale così come significativa anche la
quantità di iscritti nella scuola, un buon trampolino di lancio per le votazioni
delle Rsu che si terranno nei prossimi mesi. Per il primo anno cresce il numero delle tessere con 461 nuovi iscritti
attivi. Un lavoro importante è stato fatto nel settore dell’artigianato con
un incremento di iscritti in
particolare nel Tac pari al 50% in più. Questo bilancio fine anno ci serve in
realtà come premessa e slancio per il lavoro del 2018 che riparte da questi
risultati raggiunti e, soprattutto, mira a ricominciare dalla Carta dei diritti universali del lavoro
che è poi l’obiettivo di tutta la confederazione nei prossimi mesi in cui il
dibattito politico sarà più che aperto vista la campagna elettorale che sta per
partire per le prossime elezioni politiche”.
Nessun commento:
Posta un commento