Un progetto di PEPPE
SERVILLO e FURIO DI CASTRI
Nuovo
e attesissimo appuntamento che fa registrare l’ennesimo sold out per la 34.ma
Stagione Concertistica dell’Associazione Cultura e Musica “G. Curci” di
Barletta, organizzata dalla Associazione Curci sotto la Direzione Artistica del
maestro Francesco Monopoli, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di
Barletta, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Puglia.
Uomini
in Frac “Omaggio a Domenico Modugno”, questo il titolo del concerto che
domenica, 15 aprile, con porta alle ore 18,00 e inizio alle ore 18,30, potremo
ascoltare nella splendida cornice del Teatro Curci di Barletta.
Il
padre della canzone italiana non ha certo bisogno di presentazioni. Le sue
opere sono la colonna sonora dell’Italia del Novecento e rendergli omaggio, nel
novantesimo anniversario della sua nascita, è quasi un obbligo per chi si
ritiene un musicista e anche per chi organizza Stagioni Musicali.
Rendergli
omaggio, dicevamo, è quasi un dovere, se poi l’omaggio viene fatto
da personaggi di livello del mondo del Jazz, capaci di reinterpretarlo con
gusto, raffinatezza, padronanza e conoscenza, senza essere per niente
intimoriti dal confronto con il grande “Mimmo”, allora il mix diventa vincente e di successo.
Questo
sarà lo spettacolo proposto dagli “Uomini
in frac” gruppo composto da Peppe Servillo (voce), Javier Girotto
(sax), Fabrizio Bosso (tromba), Furio di Castri (contrabbasso), Rita
Marcotulli (pianoforte) e Mattia Barbieri (batteria), nel loro
“Omaggio a Domenico Modugno”
Un
evento emozionante firmato da Peppe Servillo degli Avion
Travel e dal contrabbassista jazz Furio Di Castri, che per
celebrare Mister Volare hanno messo insieme un gruppo capace di incarnarne lo
spirito mediterraneo ma anche di portare il pubblico sulle piste inesplorate
della sua sterminata produzione.
Modugno
è un monumento della canzone italiana, il suo urlo a braccia aperte “volare”
proietta l’Italia dentro il boom economico, dentro la modernità e nel mondo,
rivoluziona la canzone, da allora in avanti non più figlia solo del “belcanto”.
Modugno trasforma le melodie e il linguaggio,
ma resta saldamente radicato nella tradizione popolare, ha un cuore antico e un
linguaggio nuovo, se ne infischia delle mode, è un classico.
Ma,
si diceva, il jazz non ha paura dei classici; le sue modificazioni e
trasformazioni di un repertorio vengono dalla
conoscenza, dalla riflessione, dall’empatia: la poesia, il gioco, il
paradosso dell’interpretazione jazz sono il risultato di una frequentazione
affettuosa, non un tradimento. Non si può chiedere al jazz di essere
filologico, di mantenere una distanza snob dall’originale.
Che
del resto qui non potrebbe esistere, visto l’elenco degli Uomini in frac: un
cantante che più “teatrale” non si può, Servillo. Di Castri che invita a
seguire le piste inesplorate del continente Modugno, i colori esotici, gli echi
delle bande, gli accenti folk; la tromba raffinata e potente di Fabrizio Bosso;
le ance di Girotto, tra melodia e Sud America; il pianoforte di Rita Marcotulli , intenso
indagatore dei meandri melodici e armonici del repertorio italiano; la ritmica
ricca e up-to-date di Barbieri.
Pasqualino
marajà si mischia con l’Art Ensemble of Chicago; ‘Lu minatori con Duke
Ellington; Vecchio frac con Leonard Coen…
Quello
che si ottiene è una formula vincente e di successo, capace di prendere per
mano il pubblico e portarlo in un mondo di suoni, dove momenti al limite del free
jazz si fondono e risolvono nelle note melodie dell’artista di Polignano,
che da un secolo sono parte integrante del reticolo sociale italiano.
Che
dire di più?
Gli
Uomini in frac presentano il loro Modugno e vi aspettano.
Per informazioni
0883 332456 Botteghino del Teatro
Curci - Corso V. Emanuele, 71 - Barletta
( 10 -13 17.30 – 20.30) Associazione
Cultura e Musica "G. Curci" tel. 380 3454431, info@culturaemusica.it ; www.culturaemusica.it; www.facebook.com/asscurci; @asscurci
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