I volontari di Pro natura hanno eseguito la mappatura della
biodiversità dello scrigno botanico
È necessario rendere fruibile il sito e metterlo “a sistema”
con le bellezze naturalistiche della città
È lì, nel cuore della città di Bisceglie, a
due passi da Piazza Vittorio Emanuele: è il "Parco Urbano Unità
D’Italia", al secolo Orto Schinosa, che rappresenta il vero scrigno
botanico nel tessuto urbano di Bisceglie. Negli ultimi tempi è assurto alle
cronache cittadine per le precarie condizioni della chioma rinsecchita di “Re Cipresso”,
probabilmente per un incendio appiccato alla base del tronco da anonimi
imbecilli. Per non parlare dello stato di abbandono in cui si ritrova, sia per
la presenza di rifiuti di ogni genere sia per il prosperare di graminacee infestanti
e piantine di ailanti invasivi.
Pro Natura da alcuni anni sta denunciando questa situazione, avanzando nel contempo proposte progettuali per la rivalutazione e la fruizione di quest’area, che ridarebbe ai cittadini il vero e autentico polmone verde nel centro urbano e consentirebbe di godere degli innumerevoli benefici offerti dalla sua vegetazione spontanea.
Pro Natura da alcuni anni sta denunciando questa situazione, avanzando nel contempo proposte progettuali per la rivalutazione e la fruizione di quest’area, che ridarebbe ai cittadini il vero e autentico polmone verde nel centro urbano e consentirebbe di godere degli innumerevoli benefici offerti dalla sua vegetazione spontanea.
Ma da
dove iniziare se non da un censimento sia delle specie erbacee che arboree e
arbustive che lo popolano? Nell’arco di un anno, rispettando il ciclo biologico
delle varie piante secondo le stagioni, il prof.
Pasquale Perruccio, consigliere dell’Associazione, ha monitorato e
localizzato in una cartina tutte le
specie arboree presenti.
IL CENSIMENTO
Sono
state riscontrate 25 specie arboree diverse, tra quelle ornamentali,
“forestali” come la melia (Melia
azedarach), il bagolaro (Celtis
australis), il ligustro (Ligustrum
japonicum), la robinia (Robinia
pseudacacia), l’ailanto (Ailanthus
altissima), l’olmo (Ulmus minor),
il leccio (Quescus ilex), il carrubo
(Ceratonia siliqua), il noce (Juglans regia) il cipresso (Cupressus sempervirens), il pino
d’Aleppo (Pinus halepensis), il cedro
(Cedrus spp.) e quelle coltivate come il nespolo (Eriobotrya japonica), il kaki (Diospyros kaki ), il fico (Ficus carica), gli agrumi, il melograno
(Punica granarum), l’ulivo (Olea europaea), il mandorlo (Prunus dulcis), il gelso (Morus alba ). Fanno da contorno alcune
specie arbustive come perastri, rovi e oleandri. Tra le specie erbacee si
riscontrano l’Acetosella gialla (Oxalis
pes-caprae), che nel tardo inverno, tappezza buona parte della superficie
attorno agli alberi, il corinoli comune (Smyrnium
olusatrum), le cui infiorescenze ombrelliformi, in primavera, sono prese
d’assalto da centinaia di coccinelle (Coccinella
septempunctata), l’acanto (Acanthus
mollis), la malva (Malva sylvestris),
la cicoria selvatica (Cichorium intybus)
i cui fiori azzurrognoli vengono visitati spesso dalla candida cavolaia
maggiore (Pieris brassicae) , la
borragine (Borago officinalis), la
potentilla (Potentilla reptans), il
cardo saettone (Cardus pycnocephalus),
e altre; in tutto 18 specie.
IN DIFESA DELLA
BIODIVERSITA’
Si
può ritenere che l’Orto Schinosa, pur trovandosi in centro urbano, dove certo non mancano elementi che possono
alterare l’equilibrio botanico censito, possiede un discreto grado di
biodiversità che va sicuramente salvaguardato. Secondo il prof. Perruccio “Gli alberi non sono solo elementi
decorativi, ma sono in grado, oltre al più conosciuto rifornimento di ossigeno,
fissando l’anidride carbonica e quindi contribuendo all’abbassamento del
riscaldamento globale, di assorbire dall’ambiente le sostanze tossiche o
inquinanti, quindi una funzione “anti-smog”, di ritenzione idrica e fungere da
barriere naturali contro il rumore. Inoltre
– aggiunge - costituiscono un importante
filtro in quanto riescono a rimuovere dall’atmosfera, grazie alle foglie, ai
peli, le rugosità e le cuticole cerose, poste sulla superficie , le particelle
ultrafini, rendendole inattive, per poi rilasciare ossigeno”.
C’è
un vero e proprio catalogo di “alberi anti-smog”, adatti nelle zone dove
persiste un alto livello di inquinamento atmosferico; tra questi, i più adatti
sono il bagolaro (già menzionato tra
le specie presenti nell’Orto), il platano e il frassino, cui seguono il tiglio,
l’olmo, il biancospino, il ligustro, il gelso e altri.
Si è
calcolato che gli alberi adulti, che superano i 10 metri di altezza, in buone
condizioni di salute, riescono ad assorbire circa 10 Kg di anidride carbonica
ogni ora e che la quantità di ossigeno rilasciata si aggira sui 6 Kg al giorno. Gli alberi sono magnifici,
quelli grandi sono importanti, ma quelli monumentali, come il nostro secolare
cipresso di 215 anni, sono i più particolari, nella rarità legata alle
dimensioni, alla vetustà, al valore botanico, alla loro storia e alle curiosità
ad esse collegate, meritando a pieno titolo di essere ammirati, protetti e
tutelati.
I LUOGHI DI
INTERESSE NATURALISTICO
Sul
nostro territorio ci sono pochi luoghi che meritano tutela ambientale e
valorizzazione eco-compatibile: sono le Grotte di Ripalta, la lama di S. Croce,
Cala Pantano e l’Orto Schinosa. Quest’ultimo è significativamente prezioso per
il particolare microclima che si viene a creare all’interno, che fornisce un
contributo positivo contro lo stress e permette di godere dei vantaggi che le
piante ci assicurano soprattutto nel periodo estivo quando, riuscendo a contenere
l’aumento della calura, rallentano la
formazione di ozono, pericoloso per le vie respiratorie.
“Pro Natura auspica che si possano realizzare
le proposte progettuali che mettano a “sistema” queste bellezze naturalistiche
– conclude il dott. Mauro Sasso, presidente dell’Associazione - affinché
si possa costruire un futuro migliore che rispetti la natura e da questa tragga
vantaggi per la salute, per l’economia cittadina e l’ambiente. Per questo è
necessario avviare una fase concertativa con tutti i soggetti interessati e noi
sin da ora manifestiamo la nostra disponibilità a partecipare al tavolo di progettazione,
mettendo a disposizione le nostre conoscenze e i nostri esperti”.
Pro Natura Bisceglie - Gruppo R.A.P.
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